Stalking, è reato anche su Facebook

Una sentenza della Cassazione ha deciso che anche le minacce e le persecuzioni sui social network vanno condannate. Un ragazzo di Potenza resta agli arresti domiciliari

Stalking, è reato anche su Facebook

Potenza - Lo stalking non si limita ai rapporti faccia a faccia o alle telefonate, ma anche le minacce e le persecuzioni attraverso i social network possono costituire reato. Lo ha deciso la Cassazione, confermando la custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un ragazzo di Potenza che aveva scritto messaggi minacciosi sulla bacheca Facebook dell'ex fidanzata, arrivando a postare un video di un rapporto sessuale avuto con lei.

Il Tribunale di Lagonegro aveva arrestato il ragazzo a febbraio, dopo la denuncia della ragazza, per "Continui episodi di molestie, consistiti in telefonate, invii di sms, messaggi di posta elettronica e tramite Facebook, anche nell’ufficio dove lei lavorava". Poi, il Tribunale di Potenza ha tramutato il carcere in arresti domiciliari, ma lui, non rassegnato,ha anche minacciato il nuovo compagno della ex spedendogli fotografie di rapporti sessuali della sua precedente relazione e ha fatto ricorso in Cassazione.

Invano, dato che i giudici hanno ritenuto tali comportamenti

"minacciosi e molesti" e hanno indicato come "gravi indizi di colpevolezza" anche i messaggi su Facebook, che hanno creato nella vittima "uno stato d’animo di profondo disagio e paura in conseguenza delle vessazioni patite".

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