Washington - L'aveva promesso in campagna elettorale: niente più paletti alla ricerca scientifica. E con un ordine esecutivo Barack Obama è passato all'azione rimuovendo i limiti al finanziamento pubblico per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, decisi nel 2001 da George W. Bush. Mantenuta la promessa Obama lancia la nuova sfida: "L’America guiderà il mondo verso le scoperte che questo tipo di ricerca potrà un giorno offrire".
Niente più restrizioni "Le restrizioni sui finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali saranno eliminate". Il presidente si appresta a firmare l’ordine con il quale revocherà i limiti imposti sui finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali. I limiti erano stati imposti da una legge nel 1996 e confermati otto anni fa da Bush, nell’agosto 2001.
Bisogna alleviare le sofferenze Il presidente ha poi spiegato la sua decisione osservando che "da pesona di fede, credo siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri e a lavorare per alleviare la sofferenza umana". Obama ha aggiunto che "ci è stata data la capacità e la volontà di perseguire questa ricerca, e l’umanità e la coscienza per farlo in modo responsabile". In una aperta critica alla precedente amministrazione Obama ha aggiunto che "quando si tratta della ricerca sulle staminali, il nostro governo piuttosto che aiutare la ricerca, ha forzato la mano su quella che a mio parere è una falsa scelta fra la scienza solida e i valori morali. In questo caso credo che le due cose non siano in contrasto".
Il ricordo di Christopher Reeve Obama ha voluto ricordare l’attore Christopher Reeve, l’ex Superman paralizzato dopo un incidente e morto pochi anni fa. Reeve si era strenuamente battuto per la revoca del bando: "Oggi onoriamo tutti coloro che hanno utilizzato il loro potere per aiutare gli altri e per portare l’attenzione su questa causa- persone come Christopher e Dana Reeve, che vorremo fossero qui presenti per assistere a questo momento".
Le parole di "Superman" "Christopehr una volta disse a un giornalista 'Se torna fra dieci anni, mi troverà alla porta che cammino'. Christopher non ce l’ha fatta ma se proseguiamo la ricerca, forse un giorno, forse non nella nostra vita o in quella dei nostri figli, ma forse un giorno altri come lui ce la faranno".
No alla clonazione Al contempo gli Usa ribadiscono il proprio no alla clonazione umana per fini riproduttivi. "Il nostro governo - ha detto Obama - non aprirà la porta all’uso della clonazione per la riproduzione umana. È pericoloso, profondamente sbagliato, e non ha un posto nella nostra società o in alcuna società".
La parola non curabile non dovrà più esistere "Non c’è un traguardo nell’opera della scienza". La gara, ha detto il presidente Usa, "è sempre con noi, l’opera urgente di dare sostanza alla speranza e rispondere a quelle molte preghiere ai capezzali, di cercare il giorno in cui parole come terminale o incurabili scompariranno finalmente dal nostro vocabolario".
Rispetto per chi la pensa diversamente Il presidente ha sottolineato di "comprende e rispettare" le posizioni di chi ha riserve morali riguardo a questo tipo di ricerca, ma ha ribadito di aver deciso di firmare l’ordine
esecutivo nella convinzione che "la maggioranza degli americani" sostenessero la necessità di andare avanti con la ricerca. "Non lo faremo alla leggera - ha assicurato - ma in modo responsabile e non accetteremo abusi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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