Expo 2015. Anche governo e Chiesa alleate contro fame e povertà. «Non vogliamo scivolare in una Disneyland, non rincorriamo il modello di Shanghai, non vogliamo stupire il mondo con una monumentalità architettonica. Obiettivo è far riflettere la comunità mondiale su temi importanti e perciò faremo attenzione ai contenuti perché lExpo del 2015 possa rappresentare anche una nutrizione culturale». Così lamministratore delegato Lucio Stanca nel suo intervento al convegno «Alimentare la pace» organizzato a Palazzo Borromeo, sede allAmbasciata italiana presso la Santa Sede, da Alessandra Borghese, scrittrice e giornalista chiamata lo scorso novembre a collaborare con Expo. «Vogliamo fare una cosa diversa - le parole del commissario straordinario Letizia Moratti -. Lanciare un centro di sviluppo sostenibile che sarà il nodo di una rete di università, scuole, laboratori, ospedali e centri di ricerca che avrà come obiettivo la ricerca nel campo dellalimentazione. Tanti progetti, vogliamo lasciare un segno». Pieno «sostegno dal governo», assicura ancora una volta il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, spiegando che quello dellExpo è «un cammino cominciato da tempo che ha già trovato riconoscente tutta lItalia e che essa sta percorrendo per prepararlo nel migliore dei modi.
Tutti noi, gli organizzatori dellExpo, il governo italiano ed io personalmente - ha aggiunto - auspichiamo che il complesso cammino che ci condurrà al 2015 tenga conto delle sensibilità della Santa Sede e della Chiesa in Italia e che da esse possa trarre stimoli per una riflessione ancora più approfondita ed equilibrata». Interventi anche del cardinale e arcivescovo ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e di Giuseppe De Rita, presidente del Censis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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