Riccardo De Corato, che era assessore ai Trasporti fino a cinque mesi fa, trae la conclusione più logica: «Come era facilmente prevedibile, il raddoppio del prezzo ha fatto crollare il numero dei biglietti per bus, tram e metropolitane a tutto vantaggio delle auto private». I dati di Atm parlano di un milione di biglietti in meno a settembre rispetto al 2010, il primo mese della stangata da un euro a 1,5 si traduce con poco meno di sei milioni di ticket venduti (5.955.033), l’anno scorso erano oltre 7 milioni. Ovviamente, con il caro-biglietto l’incasso finale per Palazzo Marino è salito comunque, da 7,3 milioni a poco meno di nove. Ma mentre il Comune si prepara a convertire Ecopass in congestion charge, che sia una misura di lotta al traffico o allo smog, la fuga dai mezzi pubblici costringe a riflettere. «Pisapia - attacca De Corato, consigliere comunale del Pdl - è riuscito nella doppia operazione di disincentivare i milanesi e soprattutto coloro che vengono da fuori Milano ad usare i mezzi e nello stesso tempo è riuscito a fare cassa». C’è stato un aumento degli abbonamenti, da 104mila circa a 116mila per i mensili e da 1.806 a 3.991 per gli annuali. E il sindaco preferisce insistere su questa lettura per smorzare la polemica sul crollo dei ticket, «uno degli obiettivi di questa giunta è che il biglietto singolo sia sempre meno lo strumento per utilizzare i mezzi pubblici a favore degli abbonamenti». E sposta l’attenzione al tema delle caldaie, «sono infatti i riscaldamenti che inquinano oltre alle macchine, e in questa direzione i passi in avanti verso il teleriscaldamento saranno sempre di più». Pisapia ha quindi ricordato che «fra poco il Palazzo di Giustizia sarà riscaldato con questo nuovo strumento» e che «si stanno allacciando migliaia di cittadini».
Sui dati ha preso tempo l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran, per avere un’idea dell’effetto stangata bisognerà attendere fine anno. «Se l’obiettivo della giunta era incentivare l’uso dei mezzi e rendere Milano più ecosostenibile, allora possiamo tranquillamente dire che il progetto, dati alla mano, è fallito miseramente ancor prima di nascere» è già categorico in compenso Romano La Russa, coordinatore provinciale del Pdl e assessore regionale alla Polizia locale. Facendo la tara con l’aumento degli abbonamenti, il fattore meteo (con il settembre più caldo della norma è possibile che più utenti dei mezzi abbiano continuato ad usare moto e scooter, «stando alle stime più ottimistiche - afferma La Russa - c’è un calo di almeno ottocentomila biglietti venduti. Ciò significa mezzi più vuoti, e quindi più insicuri specialmente nelle ore notturne, più auto in circolazione, e quindi più inquinanti, e meno incentivi allo sviluppo della rete infrastrutturale». All’assessore del Pirellone ribatte Carlo Monguzzi, presidente Pd della commissione trasporti in Comune: «La Regione ha tagliato i fondi per il trasporto pubblico a Milano perchè a sua volta le sono stati tagliati dal governo. Ci saremmo aspettati che il centrodestra aiutasse a reperire fondi, con spirito di collaborazione e nell’interesse dei cittadini».
Domani si riunirà si riunirà l’assemblea dei soci per ratificare il nuovo board di Atm.
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