Letta, Renzi, la staffetta, elezioni anticipate: tutta aria fritta. Anche supponendo di mettere a capo del governo l'italiano più bravo, più onesto, più capace, più equilibrato, ecc. ecc. nulla cambierebbe perché il vero problema sono i milioni di truppe cammellate sistemate nell'apparato pubblico da tutti i partiti per decenni che vanno sfamati adeguatamente ogni giorno, ogni mese, ogni anno e il cui unico lavoro è mantenere la situazione attuale. Quindi qui non serve l'uomo capace, ma l'uomo dei miracoli, che al momento non si è ancora candidato.
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Lei ha ragione, l'Italia è oppressa dal peso d'una amministrazione pletorica, spesso negligente, sempre inefficiente. Solo gli ipocriti e i retori possono negare questo dato di fatto inconfutabile che non sminuisce il merito di quanti, controcorrente, si prodigano per il buon funzionamento dei settori cui sono addetti. Renzi promette di affrontare prestissimo con il machete la giungla castacea che ci soffoca. Ma, lei lo scrive e io sono d'accordo, gli ostacoli che i fortilizi corporativi oppongono a ogni misura di risanamento sono tali e tanti da apparire insormontabili. Non possiamo escludere che un uomo dei miracoli - magari avesse le sembianze di Matteo Renzi - si affacci sulla scena pubblica italiana. Siamo tuttavia nell'ambito dei miracoli, non delle ragionevoli previsioni. Da estimatore critico dell'euro quale sono, aggancio i suoi argomenti al dibattito sulla convenienza o non di restare nell'Unione Europea.
Lei sottolinea che il formidabile - per numero - esercito burocratico s'è formato grazie alla dissennata azione clientelare di tutti i partiti con assunzioni massicce e indiscriminate. All'andazzo è stato posto ultimamente qualche freno esterno. Possiamo sperare nell'invocato miracolo restituendo ai partiti la totale gestione delle finanze di Stato e di parastato? Personalmente non ci credo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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