Indispone l'infelice uscita del commissario europeo all'energia, il tedesco Günther Oettinger, che si dice preoccupato da Paesi «ingovernabili» come l'Italia. Un'imperdonabile gaffe che induce a replicare: considerazioni superficiali e isolate che rivelano carenza di informazioni e di garbo istituzionale. Questo conferma la mancanza di feeling tra la Germania della Merkel e l'Italia di Enrico Letta e si aggiunge alla grave scortesia della cancelliera la quale, al termine del recente Consiglio europeo, è passata davanti al nostro premier ignorandolo.
Roma
Caro Liserre, quella del commissario tedesco è stata una grossolanità spocchiosa. Grossolanità di cui molti personaggi nazionali e internazionali tedeschi danno prova. Bisognerebbe che qualcuno o qualche cosa - magari il buon senso e la buona educazione - mettesse loro la mordacchia. Devo tuttavia aggiungere che personaggi nazionali e internazionali italiani non si sono astenuti, parlando di Angela Merkel e della Germania, da apprezzamenti rudi. Quanto alla sostanza della sua affermazione sull'inaccettabilità della critica di Oettinger, la forma è stata sconveniente, ma le deplorazioni d'una Italia ingovernabile, i lamenti per l'inadeguatezza della sua dirigenza politica imperversano quotidianamente nel Palazzo e nei mezzi d'informazione. Siamo noi i primi a ritenere d'essere quali il tedesco screanzato - ma molto meno di Beppe Grillo - ci ha descritti.
Quanto al comportamento di Angela Merkel al vertice europeo, Enrico Letta ha spiegato che non c'era stato nessunissimo sgarbo: s'erano salutati un attimo prima che fossero scattate le immagini del Letta snobbato. Lascio a chi legge decidere se il presidente del Consiglio abbia detto la verità o abbia voluto essere diplomatico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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