la stanza di Mario CerviOettinger tedesco spocchioso che dice (purtroppo) delle verità

Indispone l'infelice uscita del commissario europeo all'energia, il tedesco Günther Oettinger, che si dice preoccupato da Paesi «ingovernabili» come l'Italia. Un'imperdonabile gaffe che induce a replicare: considerazioni superficiali e isolate che rivelano carenza di informazioni e di garbo istituzionale. Questo conferma la mancanza di feeling tra la Germania della Merkel e l'Italia di Enrico Letta e si aggiunge alla grave scortesia della cancelliera la quale, al termine del recente Consiglio europeo, è passata davanti al nostro premier ignorandolo.
Roma

Caro Liserre, quella del commissario tedesco è stata una grossolanità spocchiosa. Grossolanità di cui molti personaggi nazionali e internazionali tedeschi danno prova. Bisognerebbe che qualcuno o qualche cosa - magari il buon senso e la buona educazione - mettesse loro la mordacchia. Devo tuttavia aggiungere che personaggi nazionali e internazionali italiani non si sono astenuti, parlando di Angela Merkel e della Germania, da apprezzamenti rudi. Quanto alla sostanza della sua affermazione sull'inaccettabilità della critica di Oettinger, la forma è stata sconveniente, ma le deplorazioni d'una Italia ingovernabile, i lamenti per l'inadeguatezza della sua dirigenza politica imperversano quotidianamente nel Palazzo e nei mezzi d'informazione. Siamo noi i primi a ritenere d'essere quali il tedesco screanzato - ma molto meno di Beppe Grillo - ci ha descritti.

Quanto al comportamento di Angela Merkel al vertice europeo, Enrico Letta ha spiegato che non c'era stato nessunissimo sgarbo: s'erano salutati un attimo prima che fossero scattate le immagini del Letta snobbato. Lascio a chi legge decidere se il presidente del Consiglio abbia detto la verità o abbia voluto essere diplomatico.

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