Avevano deciso che il clima politico era quello giusto, che una contestazione forte sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Così, in attesa di venerdì prossimo - quando è in programma una giornata di sciopero proclamata dalla Fiom, sindacato dei metalmeccanici aderenti alla Cgil, con conseguenti cortei organizzati nelle principali città italiane - martedì un gruppetto di ragazzi dei centri sociali (Panetteria Okkupata e Cantiere in testa) aveva occupato un’aula di Scienze politiche nella centralissima via Livorno, a due passi dalla sede centrale della facoltà della Statale di via Conservatorio. La Digos l’aveva sgomberata la mattina successiva, ma gli «antagonisti» non si erano dati per vinti, non sia mai! E l’avevano rioccupata sempre mercoledì, ma nel pomeriggio. Dopo questo tira e molla è arrivato il blitz definitivo di ieri mattina. Con la polizia intervenuta alle 7 a buttar fuori i sette ragazzi che ci ha trovato dentro poi denunciati per occupazione abusiva e vilipendio.
Alla notizia dell’avvenuto sgombero il vice sindaco Riccardo De Corato ha espresso subito la sua soddisfazione. «L’intervento della polizia riafferma la legalità. E il principio, tutelato dalla Costituzione, del diritto di proprietà, pubblica e privata. Fa pertanto piacere che siano scattate le 7 denunce per occupazione abusiva nel rispetto dell’articolo 633 del codice penale. Che ci auguriamo venga sempre contestato in situazioni del genere».
«Gli atenei milanesi - continua De Corato nel suo intervento - sono frequentati da 210mila universitari che vogliono solo studiare. I quattro gatti dei centri sociali e della Panetteria Okkupata, abusivi da 18 anni in uno stabile privato di via Conte Rosso, e altri compagni, cercano solo di salvare se stessi e le loro malefatte. Ed è facile intuire che vogliano alzare l’asticella della tensione in vista dello sciopero di venerdì 28 gennaio, quando cercheranno di riproporre l’inutile corteo frequentato dalla solita sparuta minoranza che bloccherà il traffico in città».
«Manifestazioni del genere - ha concluso il vice sindaco - sono già costate alla collettività, solo tra novembre e dicembre scorsi, un milione di euro».
Il sospetto di De Corato non è campato in aria. Proprio in vista dello sciopero (a cui hanno già dato la loro adesione, insieme alla rete degli studenti e ai collettivi politici) sul sito di Indymedia i ragazzi dei centri che si erano insediati in via Livorno, avevano fatto un lungo elenco delle motivazioni che li portavano ad occupare.
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