Mondo

Stati Uniti, ancora non si trova l'anti Obama Perry in calo nei sondaggi, Christie rinuncia

Rick Perry, governatore del Texas, perde consensi. Ormai è alla pari con Mitt Romney. Nessuno dei due però scalda i cuori. Molti scommettevano sull'astro nascente del Gop, Chris Christie. Ma lui ha dato forfait: "Non è il mio momento". La destra non riesce a trovare un nome forte da contrapporre a Obama. E le primarie si avvicinano

Stati Uniti, ancora non si trova l'anti Obama  Perry in calo nei sondaggi, Christie rinuncia

Ascolta ora: "Stati Uniti, ancora non si trova l'anti Obama<br /> Perry in calo nei sondaggi, Christie rinuncia"

Stati Uniti, ancora non si trova l'anti Obama<br /> Perry in calo nei sondaggi, Christie rinuncia

00:00 / 00:00
100 %

Washington - Le certezze granitiche di Rick Perry cominciano a scricchiolare. Il governatore del Texas, considerato il candidato più forte tra quelli sino ad ora presentatisi per sfidare Obama alle presidenziali 2012, sta perdendo colpi nei sondaggi. A settembre, evidenzia un sondaggio pubblicato dal Washington Post, Perry ha perso circa la metà dei consensi ed è fermo al 25%. Lo raggiunge il governatore del Massachusetts, Mitt Romney. Ma questo non deve indurre a pensare che i giochi siano fatti. La situazione è quanto mai fluida, pronta a variare di settimana in settimana. 

Una cosa sola è certa: non è ancora emerso un candidato forte in grado di sbaragliare la concorrenza. E, dunque, sono possibili le "new entry": molti avevano pensato al governatore del New Jersey Chris Christie, di cui si è parlato molto soprattutto per la stazza. Ma lui si è chiamato fuori.

Vediamo lo "stato di salute" degli altri candidati: il più forte è l’uomo d’affari Herman Cain al 16%; il deputato del Texas ultra liberista Ron Paul si attesta all’11%; l’ex speaker della Camera Newt Gingrich e la deputata Michele Bachman, per un breve momento considerata stella in ascesa, sono entrambi al 7%.

Ma al di là dei sondaggi la novità più importante di queste ultime ore è data dal calendario: le primarie, quest'anno, arrivano in anticipo. Potrebbero avere inizio già alla fine di dicembre, in netto anticipo ripetto alla tradizione. La Carolina del Sud, infatti, ha fissato le sue primarie il 21 gennaio, costringendo (di fatto) altri Stati ad anticipare le loro. Gli occhi sono tutti puntati sulla scelta che farà il New Hampshire. Tradizionalmente questo Stato fissa le primarie di martedì: le date possibili diventano il 3, 10 o il 17 gennaio. Dalla scelta dipende quello che farà il Nevada, dove le primarie si svolgono sempre il sabato dopo l’appuntamento del New Hampshire. Ma dalla data del New Hampshire dipende anche la scelta dell’Iowa, che è il primo stato in cui si vota. E dato che in Iowa le primarie devono avvenire almeno otto giorni prima dello stato successivo, non è escluso che la corsa possa partire subito dopo Natale, alla fine di dicembre.

Questo anticipo a catena è dipeso dalla scelta della Florida, che per prima ha fissato le primarie il 31 gennaio. Tale decisione ha costretto tutti gli altri Stati che per tradizione votano prima a concentrarsi tutti nel mese di gennaio. Iowa e New Hampshire, tuttavia, potrebbero sempre decidere di non applicare rigidamente i loro regolamenti.

Oggi Chris Christie ha convocato una conferenza stampa per annunciare che non correrà per le presidenziali del 2012.

"Questo non è il mio momento, sento che non è il momento giusto", ha detto chiudendo, una volta per tutte, le voci sul suo conto.

Commenti