Stato demergenza nello Sri Lanka
14 Agosto 2005 - 00:00Le «Tigri Tamil» sotto accusa: processo di pace a rischio
da Colombo
Tensione alle stelle in Sri Lanka, dove lassassinio del ministro degli Esteri Lakshman Kadirgamar, probabilmente a opera dei separatisti Tamil, ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza. Le Tigri Tamil, i guerriglieri separatisti dellisola, hanno negato ogni coinvolgimento nellattentato, dicendo che i veri responsabili vanno cercati allinterno dellesecutivo. Il gruppo armato combatte da 30 anni contro il governo centrale per ottenere lindipendenza della regione Tamil, nel nord est del Paese. La loro versione non convince gli investigatori. Kadirgamar, infatti, era di etnia Tamil e guidava una campagna per mettere al bando le Tigri. Un gesto per cui veniva considerato un traditore.
Intanto emergono nuovi particolari dalle indagini: i tiratori che hanno fatto fuoco sono almeno due. Le forze di sicurezza, impegnate nella caccia agli assassini, hanno trovato armi e munizioni in una casa di fronte a quella del ministro. Secondo le prime conclusioni degli inquirenti il responsabile e i suoi complici potrebbero aver trascorso diversi giorni nellabitazione. Una supposizione che, se confermata, getterebbe ulteriori ombre sui servizi segreti. Iperprotetto, anche perché noto avversario dei separatisti Tamil, il ministro Kadirgamar era circondato da un centinaio di guardie del corpo, tutti uomini dei corpi d'élite, coadiuvati dai servizi di intelligence di esercito e polizia. Forze che non sono bastate a evitare il peggio.
Il presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha lanciato un appello alla calma, definendo Kadirgamar «un eroe dei nostri tempi, che ha condotto una lotta incessante contro il terrorismo in ogni sua forma, malgrado le continue minacce ricevute. I funerali si terranno domani.