da Bergamo
Ci si aspettava qualcosa di più dallAtalanta per festeggiare il centenario del club. I nerazzurri non hanno risparmiato energie, ma per la seconda partita consecutiva non sono riusciti ad andare in rete. Colpa della mira ancora una volta difettosa, ma anche delle parate del portiere friulano Handanovic. Anche la sfortuna ci ha messo lo zampino: a 9 minuti dalla fine infatti Zampagna ha calciato sulla traversa un rigore concesso per un dubbio fallo di Lukovic su Pellegrino.
Nel complesso lAtalanta, che ha pagato lassenza dello squalificato Doni, avrebbe meritato i tre punti, anche se nella ripresa è stata lUdinese a fare la partita. La giornata no di Quagliarella e Floro Flores ha però impedito alla squadra di Marino di creare grossi pericoli alla porta di Coppola. Con Di Natale, assente per un lutto familiare, la musica sarebbe stata forse diversa.
Del Neri ridisegna lAtalanta con un 4-3-3: Langella a sinistra e Ferreira Pinto a destra supportano Zampagna punta centrale. Nel corso del match il tecnico tornerà poi al 4-4-1-1, con Langella a fare la controfigura di Doni. Marino risponde con il tradizionale 3-4-3. Il primo tempo è un assedio atalantino. Numerose le occasioni dei bergamaschi finite in niente o per tiri sbagliati o per la bravura di Handanovic.
Nella ripresa lAtalanta arretra, lUdinese prende coraggio. Ma i friulani non pungono: le uniche azioni degne di nota si concretizzano in tiri imprecisi dalla distanza di Quagliarella e Floro Flores. Così è ancora lAtalanta a farsi pericolosa. LUdinese va però vicina al gol con un traversone dellattivissimo Mesto, sul quale per poco non arriva Quagliarella. La fiammata friulana si esaurisce qui. E lAtalanta ci riprova.
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