Economia

Stelios, l’armatore che ha creato l’impero arancione

Rampollo di noti armatori greci avrebbe potuto davvero godersi la vita. Viaggi in giro per il mondo, auto di grossa cilindrata e barche da sogno. Stelios, così come ama essere chiamato (il nome intero è Sir Stelios Haji-Ioannou, si legge Hatziioannou) ricevette come regalo dal padre alla "tenera" età di 18 anni una Porsche 928. Blue chiaro. Quando è diventato un po' più grande era al comando di uno yacht da 33 metri. Ha capito subito però che la sua vita non era questo. Non erano frivolezze e status symbol. Ha invece vissuto la sua vita lavorando e ha creato un impero. Un impero arancione, come quello di easyJet, la compagnia aerea low cost che con una flotta di 100 aerei ha trasportato nel 2005 30 milioni di passeggeri.
La sua vita adesso è in giro per il mondo, ma per lavoro. Dorme in media 250 notti l'anno in albergo e spesso va in giro con la sua Smart, ovviamente arancione. Big Stel, come lo chiama scherzosamente la stampa inglese, con la sua famiglia possiede gran parte del capitale azionario di easyJet, quotata sul London Stock Exchange dal 2000. Stelios ha il controllo anche di altre società easyGroup (easyCar, easyMoney, easyValue, easyBus, easyPizza, easyMusic).
È nato in Grecia nel '67 il giorno di San Valentino, ha passaporto greco e inglese e vive tra Monaco, Londra e Atene. È stato, possiamo dirlo, un ragazzo prodigio. Già a 25 anni, con un prestito del padre, aveva fondato la Stelmar Shipping, che ha venduto nel 2005. Poi come racconta lui stesso «sono stato infettato da Richard Branson (il signor Virgin, ndr) dal virus delle compagnie aeree». A 28 anni quindi studiò approfonditamente il successo della Southwest Airlines, una delle prime linee aeree low cost. Da qui ebbe inizio la sua scalata verso il successo. Con basi nel poco sfruttato aeroporto di Luton, easyJet cominciò l'attività con 2 boeing 737 in leasing che volavano da Londra a Glasgow e Edimburgo. «Il biglietto costa quanto un paio di jeans», annunciava il claim della compagnia. La strategia era, ed è tuttora, quella no frills (nessun fronzolo). Quindi sono annullate le commissioni delle agenzie di viaggio con prenotazioni solo tramite telefono (dal '98 anche via Internet). Sull'aereo niente bibite e snack. Questo, come lui stesso spiega, genera due diversi benefici: viene eliminato il costo della bevanda, e poi, non essendoci il bar (o comunque è di dimensioni ridotte), c'è più spazio per ulteriori posti a sedere. Mosse simili sono state impiegate anche per l'attività auto: per fare in modo che le vetture potessero avere il massimo impiego il cliente veniva tassato di un extra se l'auto era consegnata sporca, così come otteneva un bonus se restituiva la vettura in anticipo.
Lui è una serial enterpreneur (adora quando lo chiamano così) dopo una delle sue ultime avventure la easyCruise (crociere low cost per giovani) aveva progettato tutto per lanciare la easyDeath per funerali a basso costo. Il piano è però saltato.
Geniali alcune sue idee di farsi pubblicità gratuita. Quando nel '98 la British Airways lanciò un clone della easyJet (la Go poi acquistata da Stelios) lui e 9 suoi collaboratori comprarono il biglietto per il volo inaugurale per Roma. Indossando tute arancioni rilasciarono interviste a tutti i giornalisti presenti sull'aereo distribuendo biglietti easyJet. E ancora. Quando le agenzie greche lo citarono in giudizio per la sua politica di vendere direttamente al cliente, Stelios promise un biglietto gratis a chi fuori dal palazzo di giustizia lo sosteneva. Ovviamente con telecamere accese.
Il giorno più brutto della sua vita, quando esplose sulle nostre coste una vecchia petroliera della società del padre. L'incidente costò la vita a 5 membri dell'equipaggio oltre al disastro naturale. Da allora utilizza solo mezzi nuovissimi e spende molto per la manutenzione della flotta.

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