Formula uno delle polemiche, vedi McLaren-Mercedes e i suoi piloti, Alonso ed Hamilton, che vincono e litigano, ma soprattutto formula uno delle indagini, dei pubblici ministeri e dei sabotaggi che hanno scaraventato la Ferrari al centro di un qualcosa che mai avrebbe voluto, tanto più nel pieno dei festeggiamenti per i 60 anni del Cavallino. Il Circus ha fermato i motori, non le parole, non le carte bollate.
Nigel Stepney, il tecnico inglese della Rossa, sospettato di aver sabotato il team con una polverina posta nel bocchettone del serbatoio capace di danneggiare le monoposto preparate per il gp di Montecarlo, si è fatto vivo col proprio legale di fiducia, Sonia Bartolini. Al legale ha confermato lintenzione di rientrare in Italia ai primi di luglio per chiarire tutto, in particolare di «essere estraneo» alle accuse che gli formula lazienda per cui lavora da 20 anni. Lavvocato Bartolini ha anche spiegato che Stepney è «tuttaltro che irreperibile. È in vacanza, nelle Filippine. Una vacanza programmata da tempo e di cui aveva avvertito me e altre persone. E io lavevo riferito ai carabinieri di Maranello, dopo che si è aperta lindagine, i quali dunque erano al corrente di dove si trovava... Stepney mi ha detto di essere molto sereno e tranquillo. Ha escluso ogni ipotesi di reato e di essere coinvolto in attività contro la Ferrari. Tornerà presto a casa e potrà tranquillamente chiarire. La verità emergerà... chiunque lo conosca sa quanto sia perbene e leale. È assurdo anche solo pensare che possa aver fatto qualcosa contro la Ferrari».
Fra laltro - scrive Quotidiano.net - sembra che Stepney si sia fatto anche vivo con una amica inglese tramite un sms: «Ti prego di credermi, tutto ciò che si dice su di me è un cumuulo di falsità».
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