Arianna Cioffi
Otto stilisti italiani per diciotto compratori venuti da tutto il mondo. Lo stile e loriginalità italiani a servizio del mercato straniero e di una collezione sperimentale: il prêt-à-couture. Un tentativo di riunire in un solo abito la precisione, lo stile, la sartorialità dellalta moda con i prezzi accessibili e la riproducibilità del prêt-à-porter.
È questo in sintesi il significato della sfilata tenutasi domenica sera a palazzo Valentini, sede degli uffici della Provincia, e fortemente voluta dal padrone di casa Enrico Gasbarra. Avvicinare i «buyers» dei grandi magazzini più importanti del mondo allalta moda romana attraverso il prêt-à-couture.
Nel cortile di palazzo Valentini, Jonis Bascir e Ilaria Spada, che ha indossato due abiti di Mariella Burani, hanno presentato a 400 invitati le creazioni in chiffon di Fausto Sarli; in stile anni 60 di Michele Miglionico. E ancora i tagli innovativi di Gianni Calignano; lo stile sobrio ed elegante di Raffaella Curiel. La lycra di Chiara Boni; la seta dipinta di Angelo Vitti; i pizzi di Franco Ciambella e gli abiti da cocktail di Renato Balestra. Lo scopo della serata sembra essere stato raggiunto. Dopo la visita negli atelier, gli stessi stilisti hanno comunicato di aver percepito interesse da parte dei compratori.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.