Letizia Moratti non perde laplomb. Mentre tra Lega e Pdl volano i coltelli, e al vertice di lunedì prossimo a Palazzo Marino il Carroccio dovrà rendere conto agli alleati se sotto la Madonnina - e a partire da Ecopass - intenda fare fino al 2011 il partito di lotta e di governo, il sindaco attende e non si sbilancia. «Richiamare la Lega? Non ce ne sarà assolutamente bisogno - ha affermato ieri -, non credo ci sia bisogno di richiamare nessuno a un impegno elettorale». Si riferisce al ticket, presentato nel programma per le comunali, e alle deroghe ai diesel Euro 4 ed Euro 5 che i partiti di maggioranza (Lega compresa) a dicembre avevano concordato di togliere da metà 2010. «Bisogna eliminare le deroghe - ribadisce la Moratti - dato che ormai le abbiamo concesse più volte, non mi aspetto di avere problemi. Per il prossimo patto elettorale siamo aperti a studiare altre soluzioni efficaci, maggiormente utili per incidere ancora di più sul traffico». Ma dopo il polverone scoppiato nei giorni scorsi, limpegno sulle deroghe deve essere ri-firmato lunedì anche dalla Lega, o il Pdl alzerà paletti. E ieri il fuoco amico non ha accennato a spegnersi: il Carroccio spara sempre più sulla sicurezza dopo che ha «prenotato» le deleghe per il prossimo mandato, oggi in capo al vicesindaco Riccardo De Corato.
Lo scontro si è riacceso sul caso del Corvetto, dove ieri sera la Lega insieme al comitato dei cittadini Angilberto-Bessarione è sceso in piazza per chiedere «più sicurezza» e raccogliere firme da portare al sindaco per avere pattuglie e controlli contro «il proliferare di negozi etnici aperti a tutte le ore del giorno e della notte e i dormitori clandestini» nel quartiere. Non si fa attendere la replica di De Corato: «Sorprende - puntualizza - che si chieda più sicurezza proprio alla vigilia delle ordinanze su dormitori e pubblici esercizi che interesserà il quartiere». Già nelle settimane scorse la Moratti ha annunciato che dopo via Padova e Chinatown, il coprifuoco e la stretta sugli affitti irregolari sarà estesa proprio al Corvetto e in via Imbonati. «In genere - puntualizza il vicesindaco - si sollevano le questioni preventivamente, qui la protesta appare postuma. I provvedimenti, discussi in prefettura, li stiamo già scrivendo».
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