Dopo lo stop a Palmeri l’Udc punta su Mattioli sindaco

Rinviato il vertice sul candidato. I centristi preparano una rosa e attaccano Fli: "Niente annunci a mezzo stampa"

L’Udc frena la fuga in avanti di Fli. I centristi non hanno gradito la candidatura «a mezzo stampa» del presidente comunale finiano Manfredi Palmeri, lanciato nei giorni scorsi come l’anti-Moratti. «Non è un altolà personale - assicura uno dei responsabili regionali del partito, Mario Scotti che ha partecipato lunedì al vertice col segretario lombardo Savino Pezzotta - ma una precisazione sui metodi da seguire, non possiamo leggere di una candidatura sui giornali se nemmeno se ne era parlato a livello di coordinamento». Pezzotta ha già chiarito che la scelta milanese sarà presa ad un tavolo nazionale insieme a quella per Torino, Napoli e Bologna. E il partito di Casini ha azzoppato l’ipotesi del listone senza simboli, a Milano «avremo la nostra lista e il simbolo sulla scheda». L'Udc sotto la Madonnina, ha ribadito ieri il capogruppo milanese Pasquale Salvatore, «si è sempre presentata e offre politicamente un’opzione a quanti, cattolici e non, si ritrovano nel partito e nelle idee di Casini». E se Fli, con il coordinatore regionale Giuseppe Valditara, ribadisce che Palmeri è il candidato «più adatto» a rappresentare la novità del terzo polo con Api e Udc, perchè «è giovane, competente, ha già maturato un’importante esperienza politica sul territorio e può rappresentare l’area moderata e riformista», i centristi starebbero preparando una rosa di nomi da mettere sul tavolo. Tra questi, riprende quota quello di Alberto Mattioli già discussa al momento del suo ingresso nell’Udc. Ma anche esponenti della società civile.
Il vertice decisivo dei coordinatori nazionali fissato ieri a Roma del resto è già slittato almeno di una settimana, anche in attesa degli eventi nazionali. «Va capito se ci sarà un election day e si voterà per il governo - prende tempo Scotti -. A quel punto l’assetto con cui presentarsi andrebbe discusso cautamente, non si può rischiare di confondere gli elettori andando con i propri simboli alla Camera e una lista civica alle comunali». Fli rilancia ora su un listone ma con i tre simboli in evidenza, l’Udc è determinato ad avere la propria lista di nomi in appoggio al candidato. E (forse) tenendosi aperte strade diverse in caso di ballottaggio. L’ipotesi Mattioli: è un ex Margherita capace di strappare voti nel centrosinistra cattolico e dare meno fastidio di Palmeri alla corsa della Moratti.

Proprio il vicecoordinatore Pdl Marco Osnato, vicino a La Russa, ieri ha avvertito che in caso di ballottaggio una trattativa col terzo polo rappresentato dal finiano Palmeri sarebbe più ostica («in aula invece l’Udc continua ad essere coerente»). Ma il capogruppo Pdl Giulio Gallera si discosta, «massimo rispetto per qualunque sarà la scelta del terzo polo».

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