(...) due giorni fa. Un mese e lui, lispettore, ieri la metteva così: «Mi domando perché i lavoratori non abbiano scritto direttamente a noi. Soprattutto mi preoccupa il sindacato, che ha ricevuto la lettera ma non si è mosso. Perché?». Tanto più che, avverte: «Questi sono reati, accertati i quali noi dovremo informare la magistratura e, a meno che lazienda non vi ponga fine, sequestrare gli impianti». Dal canto suo, il Comune di Cogoleto ieri ha inviato nuovamente la lettera alla Asl, con un perplesso assessore allAmbiente Roberto Pansolin: «Da azienda e sindacati abbiamo ricevuto garanzie nel corso del comitato di gestione e controllo, ma il sindacato mè parso scocciato da quella lettera». Mah.
Intanto, laltro ieri la Rsu della Cgil ha avvertito gli operai di tenersi pronti a occupare il Comune di Cogoleto. In difesa dei diritti? Sì, i diritti dellazienda, che proprio la sera successiva è andata in Regione a chiedere che venga sbloccata la discarica del Molinetto, chiusa dalle istituzioni perché Stoppani non paga gli oneri di discarica, siamo a quota 320mila euro, e perché non si decide a realizzare il canale di gronda necessario a scongiurare disastri ambientali alla prima pioggia. Un pasticcio dal quale anche il vecchio gestore, Trevisiol, sè tolto, chiedendo 360mila euro con istanza di fallimento, ludienza si terrà il 13 dicembre al Tribunale di Milano. Ma quella discarica a Ecoge, compratore dellarea dallImmobiliare Val Lerone, serve subito, perché ora, contro ogni norma, sta stoccando terre e fanghi nel piazzale della fabbrica, in cassoni di camion poco sicuri e molto costosi, visto che sono in affitto. EcoGe cè anche andata, a Livorno in unaltra discarica, ma i costi sono alti. Le istituzioni hanno risposto picche, è del 22 novembre la lettera in cui Pansolin scrive al vicepresidente della Provincia Paolo Tizzoni di non cedere. «Agli opereai che minacciano di occupare il Comune se non diamo la discarica ho già detto di portarsi pure le brande» dice lassessore, che è per la linea dura anche sul futuro dellarea, se mai larea avrà un futuro, certo. Il 17 novembre scorso infatti tutti gli enti hanno dichiarato decaduta lintesa del 31 luglio 2003, quella voluta dalla giunta di Sandro Biasotti che dettava a Stoppani obblighi e tempi di bonifica e disegnava una riconversione urbanistica. Poiché lazienda non lha mai rispettata, le istituzioni lhanno stracciata. Col risultato, però, che adesso chi, come EcoGe, compra il sito, spende 40 milioni di euro ma non può rientrare delle spese. Così, laltra sera in Regione la società ha chiesto di poter riscrivere un accordo simile al primo, «ma noi li battiamo sul tempo - avverte Pansolin -. Già domani (oggi, ndr), daremo mandato ai nostri uffici di scrivere un Piano urbanistico comunale che in quella zona preveda non i volumi edilizi che vorrebbe lazienda, ma attività legate al porticciolo».
Peccato che la stessa mano ferma le istituzioni non la tengano sulla questione determinante, la bonifica. Pare che il presidente della Regione Claudio Burlando abbia scritto al ministro dellAmbiente Alfonso Pecoraro Scanio per dettare le condizioni del commissariamento, scattato dopo un anno di rinvii con lavvocato Giancarlo Viglione, direttore generale dellApat, lAgenzia per la protezione dellambiente e per i servizi tecnici del ministero. Ecco.
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