Storace sì, Storace no. Lex premier della Pisana, fu ministro della Sanità, potrebbe candidarsi con il Pdl alle prossime Regionali. Ipotesi discussa in un summit a due tra lui e Berlusconi, secondo quanto dichiarato dal diretto interessato. Forte dei risultati ottenuti alle elezioni Amministrative - La Destra in quelloccasione ha raccolto consensi molto superiori rispetto a quelli fatti registrare alle Europee, arrivando in alcuni collegi a sforare il 10 per cento - Storace e il suo partito sono tornati a essere più appettibili che mai sul mercato delle allenze politiche pre-voto.
Da qui lideuzza di andare alle urne a braccetto insieme. Notizia che ha inevitabilmente suscitato un certo clamore. Come mai? «Intanto bisogna tenere in conto che non con Berlusconi non ci vedevamo da due anni - sottolinea Storace - nel frattempo ci sono state le Politiche, il voto in Abruzzo e in Sardegna, la legge elettorale europea». Mica robetta, insomma. Ma andiamo avanti: «Abbiamo voluto ragionare se era possibile costruire unalternativa alla sinistra nelle regioni - ha detto il leader de La destra -, soprattutto in quelle dove si balla, come il Lazio». Il resto suona come un aut-aut. «Con i nostri voti si vince. Oppure si perde», ha sentenziato Storace.
E Berlusconi? «Ha dimostrato interesse - ha fatto sapere lex numero uno della Pisana - da qui a dire poi che la cosa andrà in porto, questa è unaltra storia. Certo è confortante leggere che il premier voglia offrire la presidenza di alcune regioni allUdc, perché significa che ha compreso che per vincere la coalizione deve essere più larga.
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