Tra Storace e la Bindi duello a colpi di gaffe

Tra l’attuale ministro della Sanità Francesco Storace e l’ex titolare del dicastero in tempo ulivista Rosy Bindi c’era già un precedente: lui la definì «brutta», lei rispose «sarò brutta ma almeno mi curo», il tutto finì con un mazzo di fiori e le scuse dell’esponente di An. Ieri, la replica. Subito dopo l’approvazione a Montecitorio del decreto tagli-prezzi sui farmaci, il ministro ha attacco la Bindi: «La sua vigorosa battaglia contro il decreto si è fermata alle agenzie di stampa: non si hanno tracce dell'ex ministro nè in Commissione nè in Aula alla Camera. Evidentemente Rosy, rosica». Giusto una battuta, ma Giovanni Burtone - anch’egli della Margherita - correva subito in soccorso della collega di partito definendo Storace autore di «solite volgarità» e rilevando che «tutti sanno, tranne lui, che l'onorevole Bindi era assente per un grave lutto familiare e pertanto Storace le dovrebbe delle scuse, anche perchè all'onorevole Bindi va l'onore di non rinunciare mai alla battaglia politica sui temi che riguardano gli interessi dei cittadini».

Dunque una gaffe, almeno secondo Burtone, alla quale il ministro ha replicato così: «Se l'onorevole Bindi è in lutto, me ne dispiace sinceramente, ma davvero non potevo saperlo». E poi l’ultimo affondo: «Anche perchè anche a me è capitato di vivere dolori gravissimi e certo in quei momenti non mi mettevo ad attaccare ministri». Il seguito, ovviamente, alla prossima puntata.

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