La decisione di ieri viene da lontano. Era il 2001 e lallora ad, Francesco Mengozzi, firmò ladesione di Alitalia a SkyTeam e una serie di accordi commerciali che andarono rafforzandosi. A chi gli chiedeva: «Vi fondete con Air France?», Mengozzi rispondeva pacato: «Alla fine di un percorso...». Lungo sei anni. Nelle carte di allora cera già lobiettivo di unintegrazione, che tuttavia non fu mai reso esplicito. Cerano (ci sono) anche penali da centinaia di milioni nel caso in cui le intese fossero state stracciate. Il tutto fu poi solennizzato, lanno dopo, da uno scambio azionario del 2%: simbolico sotto laspetto finanziario (la quota Alitalia subì anche lonta di essere svalutata nel bilancio Air France), ma importante dal punto di vista sostanziale. I due rispettivi presidenti sincrociarono nei cda, entrando quindi nel vivo delle strategie luno dellaltro.
Era una strada segnata, ma nel 2003 arrivò il «terzo incomodo», Klm, che si alleò allimprovviso con Parigi spiazzando Alitalia. Che da allora, in crisi sempre più nera, arrancò alla ricerca di un accordo sempre respinto da Spinetta: «Ci penseremo quando sarà risanata». Cosa che, ahinoi, non è mai avvenuta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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