Una storia incredibile che indigna

Con molto stupore e indignazione ho letto l’articolo di Alberto Giannoni sul Giornale di oggi. Indignazione per la situazione in cui si sono venuti a trovare i coniugi Mura, stupore perché non riesco a comprendere come le autorità abbiano potuto permettere una vergogna del genere. Forse esistono improbabili ragioni non conosciute a me, semplice cittadino, per cui due alti funzionari dello Stato quali prefetto e questore (e politici a loro seguito), permettano l’occupazione abusiva da parte dei «centri sociali» dell’abitazione dei due coniugi.

Mi chiedo, se per un gustoso gioco delle parti, il prefetto e il questore si svegliassero una mattina nei panni di semplici cittadini, privati del loro appartamento e subissati da bollette, tasse e incombenze, troverebbero «ragionevoli» le ragioni dei nuovi difensori della legge? Non penserebbero che i cosiddetti centri sociali abbiano davvero poco di «sociale» in questo atto di abusivismo? Non penserebbero che ben poco di sociale ci sia nell’atteggiamento di chi non si schiera con tutti i mezzi possibili in difesa dei più deboli? Per fortuna del prefetto e del questore, queste cose accadono solo nei romanzi o nei film e questa notte potranno prendere sonno nei loro tranquillissimi appartamenti, mentre i coniugi Mura avranno ancora incubi per chissà quanti notti, aspettando che venga loro restituito ciò che spettava di diritto. Ringrazio il direttore e il suo Giornale per aver dato voce ai più deboli. Aldo Salafia

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