La Storia da oggi si ripassa andando al cinema

La Storia? Si impara a teatro. Basta libri, date e sequenze di avvenimenti. Vuoi mettere gli aneddoti e l’emozione di un racconto tridimensionale che muove e commuove? Napoleone, Garibaldi, la grande Guerra. Non sono solo «fatti» su cui passare un esame, ma sono, in fondo, alla base di ciò che siamo noi oggi e di come è il nostro Paese.
Ed è per eliminare quella cesura fra fatto e vissuto, fra libro e vita, che è stato pensato ed è ora pronto «Scene dalla Storia» un film documentario condotto attraverso la ricerca archivistica e documentale. A realizzarlo, con il contributo di Fondazione Cariplo e il concorso dei più importanti Enti pubblici milanesi, è stata Appi, associazione che da oltre dieci anni si occupa di teatro storico. L’associazione ha imbastito un «docu - film» sulla trilogia degli eventi, fra i più importanti, dell’epoca moderna e contemporanea: Napoleone, Garibaldi e il primo conflitto mondiale. «Il film è destinato alle biblioteche, agli archivi cittadini e alle scuole che ne faranno richiesta», spiega Paolo Zenoni, docente di discipline dello spettacolo e anima di Appi insieme allo storico Giorgio Galli: «Ci auguriamo che l’opera sia un convincete modello di come discipline della comunicazione come teatro e cinema, possano contribuire a divulgare la conoscenza della storia». Già, perché la pellicola è un melange fra narrazione e spezzoni teatrali degli spettacoli realizzati in questi anni da Appi.
A collegare le parti documentali a quelle narrate il sapiente contributo di Paolo Pillitteri, regista del documentario: «Nel complesso collegamento fra le vicende narrate dal teatro e la loro evidenza documentale consiste la sfida di questo film», spiega Pillitteri. Racconatre si, elencare fatti anche, ma in modo gradevole e convincente, partendo soprattutto dai documenti: scartabellando negli archivi milanesi è così che si rinviene un documento in cui Napoleone è nominato Re della Repubblica, in attesa di divenirne Imperatore. Non una svista da matita blu, ma un cavillo che oggi fa sorridere.

Commuove invece la vicenda dei soldati inviati al fronte: si incontrano sulla tradotta sia all’andata sia al ritorno. Uno viene dal Nord, l’altro dal Sud. Il primo aveva degli ideali, l’altro sperava in un’occasione. La guerra li avrà segnati per sempre, rendendoli simili nelle sofferenze e nelle emozioni.

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