Una passerella di storici, autori, studiosi e musicisti attraverserà dal 15 al 18 aprile il cortile maggiore di Palazzo Ducale e molte strade della nostra città. È «La Storia in Piazza, la nascita delle nazioni», rassegna organizzata da Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale, Comune di Genova, Centro Culturale Primo Levi, Fondazione Ansaldo e in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza per parlare di nazionalità e di identità storica.
«Vogliamo anticipare le celebrazioni del prossimo anno per i 150 anni dall'Unità d'Italia - spiega il presidente della Fondazione Luca Borzani - e pensiamo che sia utile inquadrare questo anniversario in un contesto internazionale». Oltre a personaggi della cultura italiana, infatti, durante gli incontri ci saranno esperti americani, tedeschi, inglesi, francesi e medio orientali. «Genova culturalmente è sempre stata molto vivace - sottolinea l'Assessore alla Cultura del Comune Andrea Ranieri - e, negli anni, abbiamo riscontrato una crescita dell'interesse dei genovesi per la storia. In questo momento di crisi credo che le persone sentano più forte la necessità di misurarsi su tempi lunghi, guardare al passato per ripensare al futuro». «La memoria per noi è un elemento costitutivo ed è fondamentale l'insegnamento del passato. - dice Piero Dello Strologo, presidente dell'Associazione Primo Levi - Noi rappresentiamo una realtà importante nel contesto della memoria storica, quella del popolo ebraico». 60 iniziative e 40 tra i maggiori studiosi internazionali riempiranno il calendario di questi 4 giorni, tra incontri, presentazioni e tavole rotonde. Gli argomenti? Dalla storia «pura» alla cultura gastronomica, dai libri tematici al cinema. Una stretta collaborazione con l'Istituto Luce, la Fondazione Ansaldo e «Rai Educational, La storia siamo noi» permetterà l'allestimento di una sala dedicata alle proiezioni di filmati che racconteranno l'Italia sportiva, televisiva e musicale. E sarà proprio la musica a fare gli onori di casa con il concerto inaugurale della Filarmonica Sestrese con l'Inno delle Nazioni di Giuseppe Verdi. Ma chiuderà anche la rassegna con lo spettacolo del coro delle voci bianche del Teatro dell'Opera Carlo Felice. E poi i giochi collettivi, dai rebus ai cruciverba a tema storico, esposti nel cortile maggiore di Palazzo Ducale. E ancora gli spettacoli serali con David Riondino, Erri de Luca e Gianmaria Testa. Altro artista molto atteso è Paolo Rossi, che dialogherà con il pubblico all'interno di un importante evento dedicato alla Costituzione. «In un contesto storico in cui spesso si mettono in discussione i principi della Costutuzione - precisa Borzani - abbiamo pensato di realizzare la mostra multimediale "Vivere la Costituzione", che durerà fino al 2 giugno e che sarà inaugurata da un'intervento di Fernanda Contri, esimio giudice costituzionale, e da Carlo Azeglio Ciampi con un messaggio video. Tra gli interventi anche quello di Eugenio Scalfari, penna illustre del giornalismo, che si misurerà in un'intervista alla Costituzione, rappresentata dallattrice Paola Pitagora. «È una sperimentazione interessante» sottolinea Donald Sassoon, professore di storia al Queen Mary College di Londra e curatore della rassegna.
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