Pubblichiamo la lettera inviata da Leo Valiani a Renzo De Felice il 16 giugno 1967. In questa corrispondenza, conservata nellArchivio centrale dello Stato di Roma, Valiani fornisce un giuizio altamente positivo del volume di Renzo De Felice Mussolini il fascista. La conquista del potere (1921-25) uscito da Einaudi nel 1966.
Purtroppo sullEspresso ho poco spazio e così nella recensione al Tuo libro ho dovuto limitarmi quasi solo ad alcune osservazioni critiche che, da quel vecchio militante antifascista che sono, non potevo non fare ad alcuni punti del volume stesso. Ma ho chiesto a Venturi, che ha volontieri accettato, di lasciarmi aprire, nel n. II, 1967 della Rivista storica italiana, una discussione sui tuoi volumi e in quelloccasione avrò lo spazio necessario per dire anche tutto il bene che penso della tua opera che, al di là dei singoli punti di dissenso (non evitabili al postutto per la diversità di generazione e di esperienza che corre fra me e Te) mi sembra unopera fondamentale. La Tua obiettività nei confronti del fascismo mi può lì per lì perfino irritare, ma come io stesso, nei confronti delletà giolittiana, do ragione allobiettività di Valeri o Salvatorelli rispetto alla passionalità di Salvemini, così gli studiosi del 1980 daranno probabilmente ragione alla Tua obiettività.
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