Storie di Langa e di passione

Beppe Fenoglio nasce ad Alba l’1 marzo 1922 da Amilcare e Margherita Faccenda e muore nella notte tra 17 e 18 febbraio 1963 a Torino per un cancro ai polmoni. Agli anni del liceo risale la sua passione per la lingua e la letteratura inglese e americana. In seguito s’iscrive alla Facoltà di Lettere di Torino, ma per la chiamata alle armi interrompe gli studi universitari. Dopo l’armistizio dell’8 settembre torna ad Alba, dove si arruola tra i partigiani, prima in un gruppo comunista, poi, nell’estate del ’44, in formazioni monarchiche, nei cosiddetti «azzurri» o «badogliani», e precisamente nel reparto di Enrico Martini Mauri e di Piero Balbo. Dopo la liberazione, ritorna ad Alba. S’impiega come procuratore presso un’azienda vinicola, la ditta Marengo: lavoro che fino alla fine non vorrà mai abbandonare.

All’indomani della guerra inizia a dedicarsi alla narrativa. La sua vita si svolge così, tra gli affetti familiari - nel 1960 sposa Luciana Bombardi e nel 1961 nasce la figlia Margherita - e il lavoro d’ufficio, la passione per lo sport e la dedizione alla scrittura.

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