Care Pidielline e cari Pidiellini. Avete notato quanto tristi, abbattuti, malinconici appaiono i vincitori di questa tornata elettorale? Sembra abbiano perduto quella patina di superiorità politico-intellettuale dimostrata in altre competizioni. Insomma, cari miei, sono più giù di corda di quanto non lo si sia noi e, se non considerassimo i discorsetti enfatici di Marta e gli sproloqui del Disattento Guidatore Contromano potremmo, quasi quasi, venir scambiati per «non perdenti».
Non raccontiamoci balle, direte giustamente voi ma vi posso assicurare che nella zona extra-extra rossa dove io abito, hanno preso molto male questa vittoria. Non sono contenti dellammucchiata tra Casinisti, Dipietristi, Veterocomunisti, Pretirossisti e che ne ha più ne metta. Sembra di essere entrati nella fiera dellassurdo e cosa strabilia maggiormente è che il mio giornalaio vende addirittura qualche compia in più de il Giornale mentre sono drasticamente diminuiti i lettori de LUnità. Eppure non vi sono stati decessi da lunedì scorso ad oggi.
Hanno vinto e sono infelici. Che dipenda dal discorsetto intelligente pronunciato dal compagno governatore che, ancora oggi, non sa cosa sia stata la guerra di Liberazione? Quella tragica guerra combattuta, con forti perdite di vite umane, dalle Forze Armate Alleate ed alla quale hanno partecipato, con estremo sacrificio, anche molti Resistenti?
Care Pidielline e Pidellini se anche dalle vostre parti trovate compagnucci distrutti dalla vittoria e con musi lunghi, imbrattate un po di carta e spedite commenti ed osservazioni al nostro Giornale.
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