Stranieri, solo una scuola su sette supererà il tetto del 30 per cento

Il 16% delle elementari ha ottenuto la deroga dal ministero. Record per la primaria di via Paravia (83% di immigrati)

In una scuola su sette in Lombardia non sarà rispettato il tetto del 30% di bambini stranieri per classe deciso per le prime elementari dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’Ufficio scolastico regionale, infatti, ha concesso la deroghe per il prossimo anno scolastico a 129 istituti su 803, cioè il 16% del totale che ne hanno fatto richiesta. soddisfatto il ministro Gelmini: «Grazie al lavoro preventivo degli uffici scolastici provinciali solo alcuni istituti hanno chiesto la deroga che, come previsto dalla normativa, è stata concessa. Si tratta quindi di un primo successo di un provvedimento che sarà operativo dall’anno prossimo, per evitare la formazione di classi ghetto e favorire l’integrazione a partire dalle scuole».
In termini assoluti è Milano la provincia con il numero più elevato di scuole primarie con deroga, 43 in tutto, che rappresentano il 13,83% delle 311 scuole primarie totali. In città detiene il record della scuola con la più alta percentuale di stranieri l’elementare di via Paravia con l’83%, segue l’istituto di via dei Narcisi con il 71% e quella di piazza Gasparri con il 70,45%. Al quarto posto si classifica l’elementare di via Venini (64%), quinta quella di via Polesine (63%) e via Dal Verme (62,5%). Nella provincia di Brescia sono 32 su 103 (31,07%) le scuole che sforano il tetto, mentre nessuna deroga è stata chiesta in Provincia di Sondrio (24 scuole in totale) e di Pavia (17). Una sola su 18 supererà il tetto a Lodi (5,51%), mentre a Como saranno 3 su 55 (5,45%). A Bergamo la percentuale è del 16,33% con 16 scuole su 98. In termini percentuali, è la provincia di Cremona a piazzarsi prima in classifica. Nella città del Torrazzo il tetto non sarà rispettato in 10 scuole su 27 (37,4%), mentre a Mantova con 15 scuole su 41 la percentuale è del 35,5.
Tutte le scuole che ne hanno fatto richiesta sono state autorizzate a superare la quota limite: i nuovi iscritti anche se stranieri, parlano italiano in maniera sufficiente per affrontare il percorso scolastico. «Le deroghe sono state motivatamente concesse - spiega Giuseppe Colosio, direttore scolastico regionale - in quanto, analizzata ogni singola situazione, è stato valutato che l’inclusione degli alunni stranieri avrebbe garantito comunque la possibilità di attivare nelle scuole interessate processi di insegnamento-apprendimento efficaci e tali da rappresentare una base sicura per il successo scolastico di tutti gli iscritti. I bambini stranieri inseriti nelle classi prime hanno, per la maggior parte, una competenza adeguata della lingua italiana, in quanto hanno precedentemente frequentato un biennio di scuola dell’infanzia in Italia».
Un lavoro lungo quello che ha impegnato i presidi delle elementari lombarde, il direttore scolastico provinciale Giuliana Pupazzoni e il direttore regionale Colosio. I presidi hanno incontrato i nuovi iscritti e le loro famiglie, verificato il percorso didattico dei singoli bambini e la loro conoscenza dell’italiano. «I disagi per le classi saranno minimi - spiega il direttore provinciale Pupazzoni - perché i nuovi iscritti stranieri parlano e capiscono la lingua.

Certamente per i poli a forte processo immigratorio forniremo supporti ulteriori alla didattica, mediatori culturali e insegnanti di supporto per percorsi di apprendimento personalizzati, come avviene già con il progetto Start per l’integrazione». Entro giugno verranno valutate le richieste di deroghe per le scuole dell’infanzia, le medie e i licei.

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