Stranieri Tettamanzi: «L’integrazione è l’unica strada»

«L’unica strada veramente umana nelle politiche migratorie è quella dell’integrazione». Dopo la polemica dei giorni scorsi, scatenata dalle dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi in visita a Milano giovedì scorso per la campagna elettorale, che ha definito il capoluogo lombardo «Città africana», l’arcivescovo della città meneghina Dionigi Tettamanzi interviene riprendendo l’argomento degli stranieri e di una possibile integrazione.
«Quando si parte dal concetto di dignità umana - ha dichiarato il cardinale Tettamanzi - allora è possibile affrontare tutti i problemi e anche quello del coordinamento tra le istanze di sicurezza e quelle dell’accoglienza. Soprattutto si tratta di iniziare con lungimiranza, con saggezza ma anche con coraggio l’unica strada veramente umana che è quella dell’integrazione».
Ma l’arcivescovo di Milano non ha parlato soltanto di integrazione, ma ha voluto anche ampliare la propria riflessione, soffermandosi ad analizzare anche il tema del lavoro, argomento particolarmente sentito in questo momento di recessione.
Il cardinale ha messo in guardia dal rischio che con la perdita della professione, un cittadino possa perdere anche la propria dignità personale.


«Io vedo tanti segni di speranza - ha proseguito Dionigi Tettamanzi - perché anche le persone povere si rendono conto che certe difficoltà si possono superare. Così come vedo che la preoccupazione a cuore di tante persone non è semplicemente la preoccupazione di perdere il lavoro, ma che con il lavoro possa venire meno la dignità».

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