È stata la calderina difettosa a causare le esalazioni che hanno ucciso Pasqualina Stefani, 77 anni, morta il giorno di Natale nella sua abitazione di via Tortosa nel quartiere di Marassi. La casa dell'anziana si è trasformata in una trappola, da cui ha rischiato di non uscire viva nemmeno la figlia Patrizia, 54 anni.
La donna era andata a far visita alla madre e l'ha trovata a terra nel corridoio, ormai priva di vita. Superato lo choc, appena capita la situazione ha fatto in tempo a dare l'allarme prima di sentirsi male in quellambiente ormai saturo di gas velenosi.
Provvidenziale è stato l'intervento di tre vicini di casa, richiamati dalla urla, che hanno tratto in salvo la donna per poi sentirsi male a loro volta a causa delle esalazioni sprigionate dalla calderina. Dopo l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l'abitazione evitando ulteriori rischi dovuti alla fuoriuscita di monossido di carbonio, la donna e i tre soccorritori che le hanno salvato la vita mettendo a repentaglio la propria, sono stati ricoverati all'ospedale San Martino. Solo ieri, dopo tutti gli accertamenti del caso e dopo il progressivo miglioramento delle loro condizioni, è stato possibile per i medici disporre le dimissioni.
Una tragedia che senza lintervento dei tre vicini di casa avrebbe potuto assumere contorni ben più gravi. Sulla morte di Pasqualina Stefani è stata aperta un'inchiesta che sarà condotta dallufficio prevenzione generale della polizia in collaborazione con i vigili del fuoco.
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