Le strategie commerciali della società del gruppo UniCredit sono sempre più concentrate a sostenere il diffondersi dell’energia da fonti rinnovabili Locat, leasing per un mondo più pulito Tante soluzioni per finanziare lo sviluppo di impianti fotovolt

Tutto è cominciato all’alba del nuovo Millennio. Risalgono più o meno al 2000, infatti, i primi contratti sottoscritti da Locat, la società di leasing del gruppo UniCredit, per il finanziamento di centrali idroelettriche e parchi eolici.
Erano figli della convinzione che lo sviluppo imprenditoriale dovesse necessariamente andare a braccetto con la tutela dell’ambiente, oltre che della spiccata sensibilità sociale che da sempre è patrimonio comune delle aziende che fanno capo a UniCredit.
Con il passare degli anni, quell’interesse non è scemato. E, anzi, le strategie commerciali dell’azienda hanno rispecchiato un’attenzione via via crescente verso le specifiche esigenze di finanziamento di chi produce energia dalle fonti rinnovabili: che costituiscono un’alternativa ai combustibili fossili (destinati in un futuro più o meno prossimo a esaurirsi) e che in più sono «pulite», perché azzerano le emissioni inquinanti.
Non deve stupire, quindi, se proprio «Il leasing per un mondo più pulito» è uno dei nuovi slogan con i quali Locat, leader di settore in Italia con una market share del 13,3 per cento (dati giugno 2007), presenta oggi la sua gamma completa di soluzioni per finanziare lo sviluppo di progetti relativi all’installazione di impianti fotovoltaici, eolici, a biomasse e centrali idroelettriche.
La domanda in tal senso proveniente dal mercato, d’altronde, ha fatto registrare negli ultimi tempi una crescita impetuosa. Specie per quanto riguarda il fotovoltaico, che dà la possibilità di accedere, attraverso il «Conto energia», all’incentivazione statale garantita e a una remunerazione per un periodo di 20 anni. Rendendo, di fatto, la produzione di energia elettrica da fonte solare attraente non solo per i clienti sensibili ai problemi ambientali, ma anche per gli investitori.
E Locat, alla quale non manca una certa predisposizione verso le nuove opportunità di business (è stata la prima società a sviluppare in Italia prodotti quali il leasing per la nautica da diporto, l’elettronica di lusso, o quello sugli arredi d’arte), ha colto al volo il momento favorevole per un «cambio di passo» capace di regalare, anche grazie a una massiccia campagna di advertising e comunicazione, maggiore visibilità alla propria offerta nel campo delle energie rinnovabili. In pratica, se fino a pochi mesi fa la società si limitava a rispondere puntualmente alle sollecitazioni provenienti da una clientela a caccia di finanziamenti per i propri impianti, la nuova strategia è quella di passare all’attacco, aggredendo il mercato ed enfatizzando al massimo i plus distintivi dei diversi prodotti.
Per conquistare un target storicamente trasversale, che spazia dalle piccole e medie imprese alle large corporate, fino alla Pubblica amministrazione, Locat punta oggi soprattutto su due aspetti: il know-how specifico, maturato grazie a un’esperienza ormai quasi decennale nel comparto, e un approccio basato sull’assistenza e la consulenza, che vede un team di esperti affiancare il cliente in tutte le fasi del progetto, dall’interpretazione delle normative vigenti all’analisi di fattibilità economico-finanziaria, fino alla realizzazione dell’impianto e alla valutazione del suo impatto ambientale.

Ma l’impegno della società sul fronte delle energie alternative non si ferma qui. Locat, infatti, è il primo, e finora unico, player del settore leasing iscritto all’Aper, l’associazione che riunisce i produttori italiani di energia da fonti rinnovabili.

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