Gattuso l’ha inquadrato nel verso giusto. Ranieri è un vecchio marpione. E l’interessato l’ha presa bene. «Sa che sono mezzo calabrese. Comunque grazie, è stato simpatico». Derby con il sorriso in faccia. Almeno fino a stasera. Lontani i dispetti per il caso Tevez. Moratti si presenta ad Appiano in omaggio alla scaramanzia. Ranieri gioca alla pretattica in omaggio a un’idea di calcio un po’ invecchiato. Si porta dietro la nomea di stregone del derby, ne ha vinti tanti. Si tocca. In certi casi la prudenza non è mai troppa.
Primo derby a Milano. Conta? Non conta? Fa intendere, con un bel giro di parole, che conterà solo se l’Inter lo vincerà. «Per dire: siamo tornati». In altro caso continuerà la navigazione a vista di questi ultimi tempi. Però non vuol abolire la parola scudetto. «Sono positivo, solo l’aritmetica mi può togliere l’idea». Lo dice anche il suo contratto: pensa positivo, sennò cosa ti hanno preso a fare.
Derby a pieno carico. Mancherà solo Stankovic (problema al tendine). Ma non mancano i dubbi: Julio Cesar riuscirà a recuperare dal mal di schiena? L’allenatore ci spera. Sneijder sì o Sneijder no? Le prove d’allenamento direbbero sì. Poi chissà. L’Inter risolverà il rebus solo oggi. Ranieri si è divertito ad alzare un bel fumone, nemmeno fosse un capo indiano. «Può giocare dietro a due punte o dietro a una sola». Di solito non imbrocca la prima formazione e nella ripresa deve correggere il tiro. Dunque potrebbe votare per Sneijder subito, accanto a Milito. La logica direbbe: Pazzini con il Principe a sgomitare nella difesa, oppure Forlan che ha più il senso del gol. Sneijder oggi è un gingillo, certo luccicante non si sa quanto utile e con quanta carica a disposizione. Ieri, per esempio, era esaltato per i suoi 500mila seguaci su Twitter. Pensieri da derby, appunto!
Bellezza del derby, ovvero tutto e il contrario di tutto. Tanto le sorprese non mancano. L’Inter dovrà badare a non lasciare troppi vuoti difensivi. Anche la partita con il Parma non è stata rassicurante in tal senso. Ranieri teme l’effetto grandi. Quest’anno è successo troppe volte. Racconta: «Abbiamo riflettuto sulle partite contro Napoli, Juventus, Udinese. Eravamo partiti bene e alla prima azione ci hanno fatto gol. Uomo avvisato e mezzo salvato. Dobbiamo stare attenti a queste ripartenze. Il Milan ha giocatori che fanno male in contropiede, più di tutti». Detto in sintesi ecco il succo della partita. Come risolverla a proprio favore? Secondo un vecchio schema, che ha ben poco di innovativo. «Se ci mettono il cuore, se fanno la prestazione, comunque vada sarò soddisfatto». Lo aveva già detto Milito. E Ranieri si limita a ripetere. I grattacapi sono già previsti. Dici Ibra e non sbagli. E lui si inchina come una geisha davanti al signore. «Ha fatto la differenza ovunque a suon di gol. Anche al Barcellona. I nostri difensori dovranno avere attenzione massima e ci vorrà l’aiuto di tutti».
Sì, insomma, potrebbe essere il derby del tutti insieme appassionatamente. Per ora sono inchini: alla Juve. «Farle un favore: lo faremmo prima a noi e con la Juve non ho un brutto rapporto con loro». Anche ad Allegri: «Sono contento che abbia rinnovato. Al Milan si è guadagnato la stima di tutti, non era facile». Infine al derby, ai tifosi, a Milano. «Lo vedranno in tutto il mondo, vuol dire che il nostro calcio non è così malandato. Certo, all’estero ci sono i soldi russi e arabi... Io mi auguro che sia una serata di gran calcio».
L’Inter gioca in trasferta e da 21 partite esterne segna almeno un gol.
Lo "stregone" da spot: "Con il cuore si vince"
Il nerazzurro: "Solo l’aritmetica mi può togliere l’idea scudetto. Ci vedranno in tutto il mondo, segno che non siamo così malandati"
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.