Da Palazzo Chigi arrivano notizie buone e meno buone per i dipendenti pubblici. Non ci sarà alcun taglio degli stipendi agli statali: la voce rilanciata dai giornali nei giorni scorsi come misura drastica (sulla scorta di quello deciso dal governo greco) era stata seccamente smentita dal ministro dellEconomia, Giulio Tremonti. Dunque nessun taglio, fatto salvo ovviamente il «contributo di solidarietà» per gli stipendi doro già deciso per il settore pubblico lo scorso giugno.
Ma per i dipendenti pubblici non cè troppo da sorridere. Tra i punti della manovra - un po a sorpresa rispetto alle anticipazioni circolate di recente - cè lo stop al pagamento delle tredicesime per i dipendenti di quelle amministrazioni pubbliche - Comuni, Provincie, Regioni, enti locali in genere, ma anche ministeri - che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa.
Laltra misura che interessa direttamente i dipendenti pubblici è la possibilità di ritardare fino a due anni dal pensionamento del dipendente il pagamento del Trattamento di fine rapporto. Attualmente debbono essere erogate agli statali entro 90 giorni; trascorso questo tempo lo Stato paga gli interessi del 5%.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.