È un po' come il vecchio comma 22 «Solo i pazzi possono essere esentati dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo». Tradotto in milanese «Per il fuori salone si chiude un occhio se i visitatori parcheggiano nell'area residenti, ma i residenti vengono multati se non trovano posto dentro le strisce gialle». Zona Tortona, zona diventata chic per la massiccia presenza di «stilisti», fauna di cui è particolarmente ricca Milano. È qui che si concentra anche la più alta percentuale di «fuorisaloni» dell'intera città.
Giovedì sera «chi vi scrive» torna a casa verso le 21.30 e trova una bolgia infernale, macchine ovunque, sopra e sotto i marciapiedi, imbucate in ogni angolo. In particolare sulle aree riservate ai residenti dove, oltre alla multa, dovrebbero essere colpite anche dall'anatema della rimozione forzata. Qualcuno può immaginare che il Comune sia stato preso alla sprovvista ma non è così. Aspettandosi la difficoltà di parcheggio per i residenti da giorni un cartello avverte che tra il 12 e il 17 aprile «eccezionalmente» ai residente sarà consentito di parcheggiare anche nelle strisce blu, quelle a pagamento.
Ma un posto nell'intero quartiere non si trova. Nemmeno a pagamento. «Chi vi scrive» gira per un'ora, alla fine stremato, deve ancora cenare, perde ogni ritegno e molla il suo la macchina sulle strisce pedonali. Facendo due conti: 1) l'auto in quel punto non ostacola il passaggio dei pedoni 2) ne ha viste parcheggiate di molto peggio tutt'attorno 3) quella possibilità per i residenti di poter parcheggiare anche sulle «blu» indica che l'Amministrazione comunale ha capito il problema 4)la poterà via la mattina presto per evitare incursioni mattutine. Rientra nel suo stabile e incontra un altro residente con lo sguardo allucinato che profetico, dopo aver ammesso di aver parcheggiato in divieto, vaticina: «E domani ci metteranno pure la multa».
Il giorno dopo alle 9 del mattino «chi vi scrive» corre a spostare l'auto, ma è troppo tardi: multa da 80 euro. «Chi vi scrive» pensa: «Ecco, mi sono alzato troppo tardi, dove venire alle 8». E intanto prende il foglietto bianco e guarda distratto l'ora: l.30. Cioé i vigili urbani dopo aver lasciato passare l'inferno in quartiere ha aspettato che chi non avesse diritto a parcheggiare se ne andasse indisturbato, per mettersi poi a caccia dei contravventori. Quali? Ma solo quelli che non potevano tornare a casa, perché c'erano già, e anzi proprio per quello erano stati costretti a metterle la macchina dove capitava.
«Chi vi scrive» pagherà la multa senza fiatare anche perché pur «fiatando» non cambierà la sostanza.
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