Stop alle strisce blu a Ostia. È stata approvata ieri dal consiglio del XIII municipio la proposta di deliberazione di Alleanza nazionale, sottoscritta anche da Forza Italia e Udc, che dice no al provvedimento dalla giunta Orneli che istituiva il parcheggio a pagamento in via dei Traghetti, via dei Velieri, via Vasco De Gama e in altre strade commerciali e del lungomare. Un documento, quello presentato da An, che ha spaccato la maggioranza di centrosinistra, raccogliendo i consensi anche dellUdeur. Voto questultimo che, fa notare il capogruppo municipale di An Amerigo Olive, «dimostra che in XIII municipio il presidente Paolo Orneli, pupillo del sindaco di Roma Walter Veltroni, di fatto non ha più la maggioranza». «Per questo - prosegue Olive - chiediamo le sue immediate dimissioni e nuove elezioni affinché i cittadini possano decidere quale governo dare al municipio di Ostia». «La realizzazione delle strisce blu - dice Sergio Capuani, presidente di Azione Giovani a Ostia - non è compatibile con la tipologia stessa del Lido di Roma. I parcheggi a pagamento avrebbero penalizzato soprattutto i residenti e avrebbero fatto fuggire verso altre spiagge quei turisti che ancora scelgono Ostia per via della vicinanza alla città e dei costi contenuti. Né il centro storico del Lido né il lungomare sono a nostro avviso adatti allistituzione di parking a pagamento». «Lesito del consiglio del municipio XIII - dice Davide Bordoni, consigliere comunale di Forza Italia ed ex presidente del XIII - smentisce il progetto presentato dal presidente Orneli e lassessore Calamante i quali avevano presentato il progetto del provvedimento. Una scelta per la quale durante la mia presidenza al municipio, mi ero sempre opposto e che ho ribadito in questi giorni con una campagna di comunicazione nel municipio XIII. Quanto stabilito oggi dal consiglio municipale mette la parola fine a questa iniziativa scellerata».
Di «maggioranza allo sbando» parla anche Fabio Sabbatani Schiuma, portavoce per la città di Roma della Destra, che va però oltre e sottoliena la trasformazione dei parcheggi a pagamento «da strumenti per la rotazione delle autovetture in tassa di occupazione di suolo pubblico».
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