Non voleva tornare a scuola per evitare alcuni bulli che lo avevano preso di mira e lo prendevano in giro. Per questo il piccolo romeno dodicenne, poi ritrovato, era fuggito, aveva vagato tutto il giorno e si era nascosto in campo di kiwi. Il ragazzo, ritrovato nel pomeriggio dai carabinieri intorno a Ivrea, nelle campagne di Borgo Ale, a 5 chilometri dalla sua casa di Maglione, aveva paura di riprendere la scuola. Un terrore che evidentemente aveva covato tutta lestate ed è esploso il primo giorno di lezione.
I bulli di cui aveva paura sono alcuni alunni che come lui frequentano le scuole medie a Vestignè, in provincia di Torino. Gli ultimi mesi dello scorso anno scolastico lo avevano preso di mira perché gelosi dei suoi voti alti: infatti il ragazzo si era inserito nei percorsi formativi di insegnamento agevolmente e meglio degli altri mostrando subito spiccate attitudini a imparare rispetto agli altri ragazzini italiani benché non vi fossero differenze di età. Insomma, particolarmente predisposto per gli studi, straniero e quindi in grado di umiliare i compagni italiani con il suo bagaglio di sapere, la sua intelligenza e il suo interesse per le materie scolastiche, in alcuni compagni di classe ha provocato invidia. E così i «bulli», il gruppo di maschietti più indietro negli studi, lo avevano preso di mira nel finale dello scorso anno.
Ora il ragazzo è tornato a casa dai suoi genitori e sta bene ma continua a dire che non vuol tornare a scuola e i suoi insegnanti sono preoccupati perché secondo loro il ragazzino ha davvero doti e capacità di studio fuori dal comune e temono che la vicenda possa segnare il suo animo.
La preside della scuola media Terrazzi di Vestignè, Lucia Mongiano, ha annunciato che convocherò la famiglia del ragazzo.
Studente modello scappa di casa per paura dei bulli
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