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Studentessa sudamericana violentata a Milano

Secondo il suo racconto, la scorsa notte era andata, insieme ad un amico, ai 'Magazzini Generali', in una zona non lontana dall'Università Bocconi. uscita dalla discoteca è stata costretta a salire su un'auto da uno straniero che poi ha abusato di lei

Studentessa sudamericana violentata a Milano

Milano - Una studentessa sudamericana di 21 anni ha subito una violenza sessuale, la scorsa notte, attorno alle 4, da parte di un uomo, che ha descritto come nordafricano. La ragazza si era recata in una discoteca di Milano e, all'uscita, mentre attendeva un amico accanto alla sua auto, è stata avvicinata da un uomo che l'ha caricata a forza su una macchina di media cilindrata, l'ha portata in una zona appartata e l'ha stuprata. La ragazza, dopo la violenza, è riuscita a dare l'allarme avvisando un'amica con il telefono cellulare. L'uomo se ne è accorto ed è fuggito. La ragazza è stata ricoverata alla clinica Mangiagalli. Sull'episodio indagano i carabinieri.

La vittima della violenza è una ragazza di origine boliviana, regolare in Italia. Secondo il suo racconto, la scorsa notte era andata, insieme ad un amico, ai 'Magazzini Generali', in una zona non lontana dall'Università Bocconi. Si erano uniti ad altri conoscenti. Intorno alle 3.30, alcuni del gruppo sono usciti dalla discoteca e la giovane ha preceduto l'amico attendendolo accanto all'auto di lui per essere riaccompagnata a casa. A quel punto - secondo il suo racconto - le si è avvicinata un'auto di media cilindrata, dalla quale è sceso un uomo, descritto appunto come nordafricano, che l'ha indotta a forza a salire, allontanandosi velocemente verso la zona est della città. La violenza, secondo la giovane, si sarebbe consumata a bordo della stessa auto, in un parcheggio prossimo al Parco Forlanini, quindi ad una certa distanza dai 'Magazzini Generali'. La giovane ha detto che, dopo lo stupro, ha convinto il suo aggressore a fermarsi ad un chiosco notturno di cibi e bevande. Mentre lui scendeva, ha chiamato un'amica al cellulare ("mi hanno violentata, manda qualcuno") poi è scesa a sua volta.

L'uomo se ne è accorto, ha intuito che era stato dato l'allarme ed è fuggito prima dell'arrivo dei carabinieri. 

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