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Uno studio sull’ora in Italia

C’è chi fa raccolta di figurine, chi si appassiona ai capricci del tempo, in senso meteorologico, chi passa giorni chino sui francobolli e chi si impegna a raccogliere, capire e studiare tutti i dati relativi all’ora (proprio quella delle lancette dell’orologio) in Italia. È un lettore del Giornale, Vincenzo Gaggero, che, in vista dell’entrata in vigore dell’ora legale estiva a partire da sabato prossimo, ci invia in redazione uno studio del tutto particolare: una sintesi delle date e dei riferimenti legislativi che hanno regolato l’ora in Italia. Una ricerca che, come spiega il signor Gaggero, ha avuto inizio da un articolo apparso su «il Giornale» di mercoledì 1 luglio 1992 (pagina 13) dal titolo «E il Re ordinò: sincronizziamo gli orologi». «Una ricerca - precisa Gaggero - che sono riuscito a concludere grazie alla Biblioteca Berio di Genova e alla Biblioteca della Facoltà di giurisprudenza.

Per il periodo relativo alla seconda guerra mondiale e anche in altri casi - conclude - ho cercato e trovato articoli sull’ora legale estiva sui giornali dell’epoca». Dai Regi Decreti del 1866 e del 1893, alla Gazzetta Ufficiale, dalla Gazzetta Ufficiale alle direttive del Parlamento Europeo dei giorni nostri. L’importante resta comunque «sincronizzare gli orologi».

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