da Messina
Un orco sotto lombra del vulcano. Arrestato la mattina di Natale a Stromboli, nelle isole Eolie, un extracomunitario cingalese con laccusa di violenza sessuale aggravata su una bimba di 7 anni. Questa è stata lamara e inaspettata scoperta della comunità strombolana (che conta appena 500 abitanti) proprio il giorno di Natale. Una scoperta che ha lasciato tutti sotto choc. La violenza sulla minore sarebbe avvenuta il 24 sera, proprio alla vigilia della festa che per eccellenza è dedicata ai bambini, il Santo Natale. Dopo laccaduto, la famiglia della minore avrebbe denunciato il fatto alla locale stazione dei carabinieri.
Gli uomini dellArma della compagnia di Milazzo hanno avviato subito le loro indagini che, protrattesi tutta la notte, hanno portato prima alla ricerca e dopo al fermo del cingalese, arrestato alle 8,30 del mattino con laccusa di violenza sessuale aggravata a danno di minori.
A quanto pare, le violenze sulla bimba andavano avanti già da parecchio tempo. Luomo, nato nel 1960, viveva e lavorava già da qualche anno sullisola di Stromboli. E, a quanto pare, conosceva anche la famiglia della piccola vittima. Allatto del fermo è stato poi scoperto che lextracomunitario aveva il permesso di soggiorno scaduto e quindi per lui, oltre allaccusa di violenza, vi sarà anche lespulsione dallo Stato.
Intanto, in attesa del processo, il quarantaseienne cingalese è stato trasportato da Stromboli a Messina con una motovedetta dei carabinieri, e da lì trasferito nel carcere di Gazzi. Su tutta questa delicata vicenda, allo stato attuale, vige il massimo riserbo sullisola. Sono trapelate solo poche indiscrezioni, a tutela della minore e per non ostacolare lo svolgimento delle indagini ancora in corso. Qualcuno, che vuole restare nellanonimato, dice che luomo fermato dai carabinieri non aveva mai dato fastidio sullisola, ed era conosciuto come una brava persona.
Una storia, quella appena vissuta a Stromboli, che certamente lascerà il segno in una comunità così piccola, dove fatti del genere non erano mai accaduti. Un segno indelebile che una bimba innocente si porterà dentro per tanto tempo.