Continua senza tregua la caccia ai due romeni che insieme a un terzo complice già finito in galera, sabato scorso violentarono una ragazza sorpresa in auto con il fidanzato. Il primo balordo fu individuato già domenica mattina, pedinato per due giorni fino a quando allalba di martedì non venne arrestato mentre svaligiava alcune auto in sosta. Gli altri due, forse rifugiati in qualche campo sosta lombardo, dovrebbero comunque avere le ore contate.
I tre balordi, ospiti della baraccopoli di via Capo Rizzuto, aggredirono la coppia, 25 anni lui 19 lei, in via Piave, spaccarono un finestrino dellauto, trascinarono fuori i due, li rapinarono e prima di fuggire il capo del branco violentò la giovane. Il primo a essere individuato è stato Mur Raduliviu, 20 anni, arrivato da poco in Italia, finito in galera due giorni dopo, sorpreso a rubare dentro alcune auto in sosta in via Appennini, e subito condannato a 4 mesi e 20 giorni senza condizionale. Interrogato dal pm Laura Pedio, ha poi confessato lo stupro, anche se ritagliandosi nella vicenda il ruolo di «palo».
A questo punto gli investigatori, guidati dal capo della mobile Vittorio Rizzi, si sono messi a caccia degli altri due stupratori, identificati ormai con sicurezza. Sentendo il fiato sul collo, avrebbero lasciato il campo di Capo Rizzuto, senza però andare molto lontani. Difficile siano riusciti a scappare dallItalia, non hanno soldi e inoltre cè massima allerta alle frontiere.
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