Su Alitalia atterrano le riserve di Deloitte

La società di revisione ha reso noto di «non essere in grado di esprimere un giudizio di conformità» sulla semestrale prima dell’esito dell’aumento di capitale

Su Alitalia atterrano le riserve di Deloitte

da Milano

La sopravvivenza di Alitalia è messa in dubbio anche dai revisori della Deloitte. Dopo una lunga riunione, nella tarda notte di ieri la società di revisione ha infatti lanciato l’allarme dicendosi impossibilitata a esprimere un giudizio sui conti semestrali della compagnia. Il punto interrogativo riguarda il cosiddetto presupposto della «continuità aziendale», in pratica la garanzia che Alitalia abbia forze necessarie per finanziare la propria attività. Continuità che secondo Deloitte «potrebbe ritenersi verificata qualora entro il termine di scadenza dell’impegno assunto dall’istituto finanziario, fosse possibile ottenere le evidenze necessarie a comprovare con ragionevole certezza il buon esito dell’aumento di capitale». Fuori dal gergo finanziario, la ricapitalizzazione per Alitalia è un passaggio ineludibile.
Già lo scorso anno la società di revisione aveva sospeso per un certo periodo il proprio giudizio sul bilancio. La situazione di Alitalia è infatti precaria da tempo: la fotografia più cruda ma forse anche più veritiera è anche questa volta quella dei numeri. Sempre ieri infatti Alitalia, inserita nella «lista nera» della Consob tra i gruppi con maggiori difficoltà finanziarie, ha comunicato i conti a fine settembre. L’indebitamento netto del gruppo Alitalia è risultato pari a 1,709 miliardi di euro, in linea (il miglioramento è di 3 milioni) rispetto alla situazione registrata il 31 agosto 2005, e resa nota il 30 settembre.
La disponibilità e i crediti finanziari a breve, nello stesso periodo, sono risultati pari a 295 milioni di euro. Sempre al 30 settembre, la posizione finanziaria netta della capogruppo Alitalia è risultata pari a 1,760 miliardi di euro, «con una riduzione dell’indebitamento netto di 18 milioni di euro rispetto all’analoga situazione al 31 agosto, inclusiva anche dei debiti finanziari netti a breve termine nei confronti delle controllate, compresa la società Alitalia Servizi che è stata scorporata dalla capogruppo e che ha iniziato la sua attività in data primo maggio 2005». Al 30 settembre erano in essere leasing finanziari le cui quote capitali, incluso il valore di riscatto, sono di 267 milioni. Lo stesso dato al 31 agosto era di 273 milioni. Alitalia (ieri meno 1,2 in Borsa) sottolinea che l’indebitamento bancario esistente è pressoché per intero assistito da garanzie reali o personali.

Il credito di 400 milioni erogato da Dresdner Kleinwort Wasserstein, il cosiddetto prestito ponte, è assistito da garanzia dello Stato rilasciata dal ministero dell’Economia. Il miglioramento dei flussi di esercizio conseguito nel periodo primo gennaio-30 settembre 2005 è stato pari a circa 325 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2004.\

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