Agenzia Radiocor: «In vista dellincontro di domani (oggi, ndr) di Torino su Mirafiori, ci sono stati mercoledì una serie di contatti telefonici, con unopera di mediazione da parte della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, con i segretari di Cisl e Uil, e il responsabile delle relazioni industriali di Fiat, Paolo Rebaudengo».
Agenzia Adn-Kronos: «Già mercoledì la leader degli industriali è stata al centro di una rete di telefonate con il presidente della Fiat, John Elkann, e il responsabile delle relazioni industriali Paolo Rebaudengo, da una parte, e i segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, dallaltra. Contatti intensi, confermati anche da fonti di Viale dellAstronomia, per facilitare un avvicinamento tra le parti, puntando su una mediazione in grado di limare le residue rigidità».
Fin qui quanto è stato battuto ieri dalle agenzie (anche lAnsa ha ripreso largomento), alla vigilia dellincontro convocato oggi a Torino tra Fiat e sindacati per cercare di «chiudere» su Mirafiori con la firma dellaccordo di Natale che spianerebbe la strada allinvestimento annunciato dal Lingotto, referendum tra gli operai permettendo.
Ma cè un particolare: a Torino di questa mediazione, secondo fonti vicine al gruppo, non se ne sa nulla. E quanto viene riportato dalle agenzie «è stato accolto con stupore». Lultimo vero «contatto» è stato quello di alcune settimane fa a New York con lamministratore delegato Sergio Marchionne, incontro che ha poi sancito lo «strappo» del Lingotto da Confindustria. Un giallo, dunque, a poche ore dalla possibile intesa tra Fiat, Fim, Uilm, Fismic e Ugl che assicurerebbe un futuro alla fabbrica storica della Fiat che, nei piani di Marchionne, condividerà le linee di montaggio con i futuri prodotti Jeep.
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