«Su Tolstoi è mancato l’evento»

da Milano

Matilde Bernabei (presidente della casa Lux Vide che produce molte fiction storiche e religiose per la Rai) si aspettava che Guerra e pace raccogliesse un numero maggiore di telespettatori rispetto ai risultati avuti?
«In effetti sì, anche se gli ascolti ottenuti ci soddisfano. Forse non siamo riusciti a creare un vero evento. In Germania, ad esempio, la fiction andrà in onda per quattro giorni di seguito. Ma Guerra e pace è solo una delle nostre coproduzioni internazionali, presto vedrete Pinocchio e Coco Chanel. Stiamo imponendo all’Europa l’alta professionalità delle maestranze italiane».
Era un soggetto impegnativo, Tolstoi...
«Ci piace lavorare affinché il pubblico non si chiuda su se stesso, vogliamo stimolarlo a conoscere. È significativo che dopo la messa in onda di Guerra e pace ci sia stata un’impennata nelle vendite del romanzo russo».
Ma perché la Lux privilegia le fiction del filone storico, religioso, letterario?
«Seguiamo suggestioni diverse, presto produrremo anche ricostruzioni di fatti di cronaca, non sappiamo se per la Rai o per Mediaset. Ci concentreremo sugli eroi dei nostri giorni».
Il suo telespettatore ideale?
«Chi ha una cultura media e magari non ha potuto approfondire gli studi. E poi i giovani. Sono stata contenta che le adolescenti si siano appassionate all’amore tra Natasha e il principe Andrej».


Continuerete a investire anche sulla lunga serialità? «Quest’inverno andranno in onda Ho sposato uno sbirro con Flavio Insinna e Don Matteo 6, a cui teniamo in modo particolare. Le fiction lunghe sono come un matrimonio riuscito. In entrambi, l’importante è sapersi rinnovare».

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