La sua Genova è nel caos Beppe Grillo ne approfitta sputando veleno su tutti

Sul suo blog il comico genovese affronta il tema del nubifragio e se la prende con tutti: maggioranza, opposizione, Napolitano, magistrati, partiti, grandi opere. Nel suo delirio non si salva nessuno

La sua Genova è nel caos Beppe Grillo ne approfitta sputando veleno su tutti

Genova sprofonda nel caos. E Beppe Grillo torna a pontificare. Poteva mancare un commento del comico-politico genovese sull'alluvione che ha colpito il capoluogo ligure? Ovviamente no. "Oggi mi sento impotente - scrive sul suo blog -. La distruzione di Genova era annunciata. E io non ho potuto fare nulla. Ho visto la mia città trasformata in fanghiglia con le auto che cadevano sul porto insieme alla pioggia e ai morti sapendo che si poteva evitare". Fino a qui uno sfogo comprensibile. Poi parte con la filippica contro tutto e tutti.

Inizia spiegando il senso del titolo del suo articolo: "L'Italia del Fango sta mostrando la sua faccia, il suo ghigno, il suo sberleffo. L'Italia senza giustizia che manda in galera chi denuncia. L'Italia Senza Legge con un Parlamento incostituzionale, presidenti di Regione illegittimi, al terzo e al quarto mandato consecutivo, come Formigoni, Errani, Iorio". Avete capito bene: a Genova si spala ancora il fango e Grillo tira in ballo i massimi sistemi prendendo di mira tutti. Magistratura compresa...

"Dove sono i magistrati? - si domanda con ironia -. Dove la Corte costituzionale? Il cittadino è solo, senza riferimenti, senza informazione, senza rappresentanti. L'Italia del cemento lo sta seppellendo vivo. Non c'è governo, non c'è opposizione, ma un comitato di affari che si spartisce il Paese senza vergogna".

Poi va avanti a testa bassa, contro deputati, senatori e Quirinale. "Nel prossimo Parlamento non uno di questi senatori e deputati deve presentarsi. Camera e Senato vanno svuotati come secchi di merda. Il Colle ha detto su Genova Capire le cause!. La causa è una classe politica di cui Napolitano fa parte dal dopoguerra, da 66 anni!".

Non si salva proprio nessuno dalle invettive di Grillo. Nel mirino finisce anche l'opposizione, Pd e Idv in primis: vanno in piazza "per Ricostruire l'Italia con la partecipazione straordinaria dell'ebetino di Firenze. Ricostruire? Bersani dovrebbe cambiare nome alla manifestazione, chiamarla Distruggere l'Italia. Questa finta opposizione che vuole la Tav, la Gronda, che ha cementificato la Liguria, che ha in Regione Burlando e come sindaco di Genova Marta Vincenzi, ci prende pure per il culo? Il senso di estraniamento, di solitudine del cittadino che non ha più nessuno dalla sua parte non so a cosa porterà".

Poi l'inevitabile accenno polemico contro l'Alta velocità: "In Val di Susa hanno arrestato due ragazze incensurate che prestavano soccorso ai manifestanti. Donne che erano lì, a Chiomonte, per evitare lo sfacelo del territorio. Erano lì anche per i morti di Genova e della Lunigiana. Chi arresteranno ora per disastro colposo? I meteorologi?". E prosegue la lista menando fendenti contro il governo. "Il maxi emendamento pagliacciata preparato in una notte dal governo per evitare il fallimento economico del Paese prevede agevolazioni fiscali sul project financing per le Grandi Opere. Persino di fronte al default dell'Italia non si arresta questa bulimia criminale, questo pasto immondo dei partiti sul corpo della Nazione. L'aria è gonfia di pioggia e di rabbia. Genova è tagliata in due come il Paese. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure".

Il delirio si chiude. Almeno per ora.

In attesa della nuova omelia non ci resta che osservare che nemmeno in un momento così tragico il comico-politico perde occasione per sputare fango contro tutto e contro tutti. Un vero e proprio gioco al massacro, il suo, condito da insulti e tonnellate di demagogia.

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