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Suarez-Forlan e l’Uruguay danno lezione: Paraguay ko

È un Uruguay Monumental, proprio come lo stadio del River Plate dove si è giocata la finale, quello che conquista per la 15° volta la coppa America (ed è record, una in più dell’Argentina). Batte 3-0 il sorprendente Paraguay, giunto in finale senza mai vincere sul campo se non ai rigori contro il Venezuela, consacra ai vertici mondiali la coppia di bomber Suarez-Forlan e rinfresca il prestigio del Maestro Oscar Washington Tabarez, il tecnico che fallì col Milan e, al suo ritorno in Italia, anche col Cagliari che pur l’aveva lanciato anni prima. Un trionfo fortemente voluto dagli uruguaiani che, eliminati i padroni di casa dell’Argentina e persosi per strada il deludente Brasile, hanno convinto contro il Perù in semifinale, dominando poi la finale contro il Paraguay di Tata Martino, il ct ieri squalificato e candidato alla panchina dell’Argentina.
Entusiasmante la partenza della «Celeste» che ha chiuso subito in area gli avversari, martellandoli da tutte le parti, con una serie interminabile di angoli, un paio di parate miracolose da parte di Villar e, soprattutto, un macroscopico rigore non visto dall’arbitro brasiliano Salvio Spinola quando Ortigoza ha respinto a braccio alzato il colpo di testa di capitan Lugano. Impossibile non vederlo, ma a sistemare le cose ci ha pensato al 12’ lo scatenato (e rissoso) Suarez quando il suo sinistro sporco, deviato da Veron, s’è infilato nella porta di Villar. Dopo una serie di altre occasioni sprecate, al 32’ Forlan raddoppia, guarda caso proprio su assist di Suarez. Nella ripresa il Paraguay rialza la testa, costringe Muslera a deviare sulla traversa una gran botta di Valdez, si rende più volte pericoloso ma non riesce a sfondare. E al 64’ si rivede in campo il napoletano Cavani, con buona pace del presidente De Laurentiis che temeva per i muscoli del suo Matador.

A due minuti dal termine Forlan fa tris e l’Uruguay è Campeon.

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