«Subito al voto con questa legge Nel Polo tornerà il vecchio clima»

Il senatore: «Basta pasticci, Napolitano apra la crisi»

da Roma

Senatore Calderoli, qual è la prospettiva politica dopo l’uscita dell’Udeur dalla maggioranza?
«I numeri sono numeri. Ora il governo non ha più una maggioranza. Non ce l’ha nemmeno con i senatori a vita. La crisi deve essere aperta. Il presidente della Repubblica tragga le opportune conseguenze».
Il centrodestra è stato colto di sorpresa?
«Eravamo convinti che questa settimana dovesse essere il momento della verità. È evidente che non sono passate come un bicchier d’acqua la giornata di domenica e quella di oggi. Né si dimentichi che lo stesso esecutivo era già stato condannato dalla maggioranza degli italiani in precedenza e oggi (ieri, ndr) anche dal cardinale Bagnasco e dalla Cei. Questo governo deve andarsene. Punto».
Secondo lei, è possibile andare al voto con l’attuale legge elettorale che porta il suo nome?
«È possibile votare con questa legge. Qualsiasi altra alternativa non sarebbe tentata certo per il bene del Paese, ma solo in virtù dell’attaccamento alle poltrone. Niente pasticci».
Le divergenze tra i partiti del centrodestra si possono appianare?
«Credo che l’identità di contenuti e di principi che ci sono comuni non può che ricreare quel clima che ci ha portato all’esperienza di governo».
Ha parlato della crisi con il segretario federale Bossi?
«Abbiamo appreso la notizia mentre eravamo insieme».
Che insegnamento avete tratto dal secondo governo Prodi?
«Un governo nato morto è un insegnamento di ciò che non deve fare mai la politica: scegliere in base alle proprie convenienze. Per questo dico che per ricreare una coalizione si deve ricreare un’esperienza: se si accettano principi comuni, bene. Altrimenti... ».


Cosa cambia per la Padania?
«La possibilità di continuare a credere in un progetto federalista che l’ex maggioranza ha svenduto al referendum e che ha tolto la possibilità alla Padania e al resto del Paese di potersi modernizzare. Poi, è stato un governo che ha agito contro il Nord e quindi è già un passo avanti».

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