Quindicimila spettatori nelle chiese della provincia. È il bilancio del progetto Musica dei cieli che, a cura dellassessorato alla Cultura dell provincia di Milano, ha visto trasformare nelo periodo natalizio le basiliche di Milano e dintorni in suggestivi palcoscenici per concerti di ogni genere musicale. Soddisfatto lassessore Umberto Novo Maerna che dal momento del suo insediamento ha fortemente incentivato la cultura e le tradizioni religiose del territorio. «Lobbiettivo -dice il vicepresidente della Provincia- era non soltanto far conoscere i tesori della nostra Provincia, ma anche aprirci ad altre culture e ad altre religioni. I risultati ritengo ci abbiano dato ragione. I concerti hanno infatti coinvolto artisti appartenenti alle diverse Chiese, ma anche laici che rielaborano il patrimonio religioso. Incoraggiata dal consenso della critica, dallampia partecipazione di pubblico e dalla crescente adesione da parte dei Comuni, La Musica dei Cieli ci avvicina ai monumenti più importanti della storia religiosa milanese, favorendo nuove occasioni di riflessione nellascolto musicale nonché di comunione spirituale coi luoghi e la nostra tradizione spirituale, un elemento fondante della Cultura italiana, occidentale ed europea». Musica dei cieli è soltanto una delle fortunate iniziative promosse in questi mesi dalla Provincia. Lultimo in ordine di tempo è stata l'iniziativa «Natale in cori» che al Teatro Dal Verme ha registrato almeno mille spettatori.
Tra gli altri, «Antichi Organi in Concerto», rassegna di concerti d'organo a ingresso libero in chiese e basiliche del territorio, che ha fatto risuonare gli strumenti usciti dalle prestigiose botteghe di artigiani tipici del nostro territorio come i Carcano, i Prestinari, gli Ermolli. Sono molte le parrocchie che ambiscono ad inserire il loro strumento fra i «gioielli» d'epoca che verranno impiegati per le esecuzioni musicali.
«La cultura organaria - sottolinea Maerna - è un elemento centrale per l'identità della provincia di Milano e, pur essendo un patrimonio carico di secoli, mantiene una vivacità intellettuale sorprendente. Attorno agli organi storici dei nostri Comuni (un elemento vivo e determinante per realizzare quel 'policentrismo delle culture' cui punta con decisione la nuova Amministrazione Provinciale) si organizzano dibattiti, convegni e giornate di studio, mentre si susseguono notizie di restauri di strumenti prestigiosi recuperati al nostro patrimonio.
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