Solo 867 dei 13.210 professori meridionali assunti in cinque anni nelle scuole della città hanno chiesto di prendere la residenza a Milano. Un misero 6,6 per cento, che documenta come la maggior parte non pensi minimamente di fermarsi a lungo al Nord, puntando invece a tornare il più presto possibile nella loro regione dorigine. Dal 2005 a oggi gli insegnanti provenienti dal Sud che hanno cambiato residenza una volta giunti a Milano sono stati in media 173 allanno. Solo una piccola parte di quelli che hanno trovato lavoro nelle scuole statali della città tra lanno scolastico 2004/2005 e il 2008/2009. E se in 10.500 casi si trattava di supplenze, altri 2.710 docenti meridionali sono stati assunti in pianta stabile. In media, secondo quanto calcolato dai sindacati, è stato assegnato a insegnanti provenienti dal Sud Italia il 70 per cento delle cattedre lombarde. Nel Comune di Milano ogni anno si parla di 542 posti di ruolo su 775 e 2.100 supplenze su 3mila. Per Marco Bianchi, della Cisl Scuola Lombardia, la tendenza dei professori meridionali a tornare appena possono nella loro regione dorigine è un dato di fatto, e non ci sono dubbi che la girandola del cambio degli insegnanti crei problemi alle classi.
Se infine tra i docenti del Sud le cattedre lombarde sono gettonatissime, i professori milanesi invece scappano dalla città. In cinque anni 1.625 hanno chiesto di essere cancellati dallanagrafe comunale per andare ad abitare in altri centri del Nord Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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