nostro inviato a Johannesburg
Cinque giorni tra Johannesburg, Cape Town e Durban: la missione di 150 imprese italiane partite per il Sud Africa è iniziata con la benedizione dei ministri Massimo DAlema (Esteri) ed Emma Bonino (Commercio internazionale). A organizzare levento (1.500 incontri tra imprenditori italiani e sudafricani) sono stati Confindustria, Abi e Ice, nellambito di una fitta attività di sostegno alle imprese che nelle prossime tappe si svolgerà in Kazakhstan (ottobre), Vietnam (gennaio) e poi Messico e Malesia. Senza il presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, bloccato da un guasto allaereo privato della Fiat, la delegazione è guidata dal vice Giuseppe Morandini (numero uno delle Pmi), che ha ricordato limportanza del Paese sudafricano (produce il 40% del Pil del continente, cresce del 6% lanno e da 14 è una Repubblica democratica) vantando per lItalia il nono posto tra gli esportatori. Molto vivo è il settore manifatturiero.
Il Sud Africa, rappresentato dal vicepresidente Mambo-Ngcuka, ha accolto la missione a Johannesburg anche con lentusiasmo «di ricevere i campioni del mondo di calcio» a tre anni dal via dei Mondiali 2010. Non a caso DAlema e la Bonino sono andati a visitare il cantiere di Soccer City, lo stadio che ospiterà inaugurazione e finale. Un evento intorno al quale lintero Paese si sta mobilitando, unopportunità anche per le imprese italiane. Ma la sfida vera del Sud Africa riguarda il suo punto più debole: la criminalità. Un fenomeno che arriva a rallentare il Pil e che limita la libertà di movimento. Limpegno del governo è quello di migliorare la situazione proprio per il 2010. La strategicità sta nei molti accordi di libero scambio firmati con partner commerciali, che rendono il Sud Africa una porta per andare nel resto del continente, in India, in Brasile.
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