Una ragazza sudanese di 16 anni ha subito 50 frustate, pena a cui era stata condannata da un giudice per aver indossato una gonna lunga fino al ginocchio considerata «indecente». Lo hanno reso noto la madre della ragazza e il suo avvocato.
La madre dell'adolescente Silvia Kashif ha fatto sapere che intende denunciare gli agenti di polizia che hanno arrestato la sedicenne e il giudice che ha emesso la sentenza, in quanto la ragazza è minorenne e anche di religione cristiana.
Una caso che emerge sull'onda dello scalpore suscitato dalla vicenda di Lubna Ahmad al-Husseini, la giornalista sudanese condannata a 40 frustate per aver indossato i pantaloni, e che proprio in questi giorni è in Francia dove è giunta dopo essere fuggita dal suo Paese travisata dal niqab, il velo tradizionale islamico, sfidando le leggi ed i controlli dell'aeroporto di Khartoum, e per presentare il suo libro «40 frustate per un pantalone».
Silvia Kashif, la cui famiglia è originaria del sud del Sudan a maggioranza cristiana, è stata arrestata la scorsa settimana mentre si recava a piedi al mercato nei pressi di casa sua di Kalatla, alla periferia di Khartoum.
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