da Milano
La Commissione europea è preoccupata dellimpatto sui mercati dellelettricità e del gas legati al previsto progetto di nozze tra Gaz-de-France e Suez. Lo sostiene il Financial Times citando fonti vicine al dossier, secondo le quali la Commissione esprimerà i suoi dubbi sulloperazione in una lettera imminente, che potrebbe anche essere già stata inviata ai due protagonisti della fusione. Le riserve di Bruxelles, precisa il quotidiano britannico, si riferiscono alla forte posizione in Francia e in Belgio del gruppo che nascerà dalla fusione, ma non significano che la transazione sarà automaticamente bloccata, in quanto rappresentano solo una valutazione preliminare. Poiché, dopo questa fase, la procedura prevede eventuali ricorsi, una decisione definitiva è attesa entro il 25 ottobre. Secondo il quotidiano, le obiezioni di Bruxelles riguarderebbero la posizione di forza in cui il gruppo post-fusione si troverebbe sul mercato francese del gas. Gaz-de-France è infatti già loperatore dominante e il suo ruolo verrebbe rafforzato dalle attività di Distrigaz, una controllata di Suez. In secondo luogo, la Commissione Ue sarebbe preoccupata per la quota di Gdf in Spe, una società elettrica belga, e per linfluenza di Suez sui gestori della rete di elettricità e gas in Belgio. Ma lEnel si starebbe avvicinando alla compagnia energetica belga Electrabel, controllata da Suez, attraverso un compromesso che avrebbe la benedizione dellUnione europea. Secondo indiscrezioni, la società italiana e la francese Edf potrebbero trovare un accordo sul controllo di Suez (che a sua volta controlla Electrabel), perché è ritenuto probabile che la Commissione Ue obblighi i francesi a vendere la compagnia belga: Enel acquisirebbe anche la sua rete di controllate.
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