Emilio Fede è stato convocato «durgenza» dai pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, nellambito dellinchiesta sul fallimento della società di Lele Mora, in cui è da tempo indagato. Un inchiesta che ora vorrebbe far luce anche sul presunto viaggio in Svizzera dellex direttore del Tg 4 che, secondo notizie di stampa, avrebbe cercato di depositare 2,5 milioni deuro.
Gli inquirenti vogliOno capire se quella trasferta (ammesso sia avvenuta) riguardasse soldi legati al fallimento delle società di Mora, poiché gli stessi magistrati stanno lavorando su un presunto buco che potrebbe corrispondere proprio a quella cifra. I pm da mesi hanno un fascicolo a carico di Fede per concorso in bancarotta: secondo laccusa e la versione di Mora, il giornalista si sarebbe tenuto circa 1,2 milioni di euro degli oltre 2,8 che lagente dei vip aveva ricevuto in prestito da Silvio Berlusconi quando la sua Lm Management era sullorlo del crac. Dal canto suo Fede contrattacca. Come scrive il «Corriere del Ticino», la notizia secondo cui il giornalista lo scorso dicembre avrebbe tentato di depositare la somma in una banca di Lugano (ottenendo un rifiuto), non ha trovato conferme. E lex direttore- spiega il giornale elvetico- avrebbe dato ordine ai suoi legali di presentare querela per diffamazione nei confronti degli organi di stampa autori dello «scoop». Negli articoli si parlava anche di una segnalazione della banca ticinese al fisco italiano. Cosa impossibile visto che ogni eventuale segnalazione deve prima giungere alle autorità federali che poi valutano se chiedere accertamenti alle autorità cantonali.
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